A decorrere dal 1° ottobre 2021, l’Inps consentirà l’accesso ai propri servizi digitali anche mediante la delega dell’identità digitale, oltre che attraverso SPID, CIE (Carta Elettronica Digitale) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi), nell’interesse dei cittadini che sono impossibilitati ad utilizzare in autonomia i servizi online. Ma attenzione – come ha spiegato la stessa Inps, con il comunicato stampa del 30 agosto 2021 – la delega dell’identità digitale nasce per l’uso tra familiari, e non tra cittadini e intermediari. Quest’ultimi, chiarisce l’Istituto, godono di altri strumenti per svolgere il proprio ruolo di rappresentanza.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Delega SPID, non è stata pensata per gli intermediari

Inps, si legge nel comunicato del 30 agosto, ha permesso la facoltà di delega dell’identità digitale. “Tale delega nasce soprattutto per rispondere alle esigenze di quei soggetti che si affidano a familiari o a soggetti di fiducia cui poter delegare tutti gli atti che gli competono e non solo specifici adempimenti. Non nasce, dunque, come mezzo per regolamentare i rapporti tra cittadini e intermediari che godono di altri strumenti per svolgere il proprio ruolo di rappresentanza”.

Occorre infine ribadire che la delega si affianca a tutte le altre modalità di accesso esistenti, tra cui la rete dei patronati e degli intermediari che assicurano assistenza e supporto ai cittadini nell’ambito delle rispettive competenze riconosciute dall’ordinamento.

In conclusione, la delega ha lo scopo di semplificare ulteriormente l’accesso dei cittadini ai servizi Inps e, maggiormente, di tutti coloro che si trovano in situazioni di fragilità tali da non avere altrimenti accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

 

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