Il comune deve rettificare la delibera IMU nella parte in cui prevede l’esenzione totale dal tributo per il pensionato estero non residente con riferimento all’immobile posseduto in Italia.

Lo ha chiarito il MEF del documento di prassi pubblicato il 20 settembre 2021.

La vecchia IMU per i pensionati esteri

Il caso affrontato dal MEF è quello di alcuni comuni italiani, i quali nella delibera riferita alla nuova IMU (in vigore dal 1° gennaio 2020) hanno stabilito che:

È considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.

L’assimilazione ad abitazione principale significa anche completa esenzione dall’imposta se trattasi di immobile di categoria catastale non di lusso (ossia diversa da A/1, A/8 ed A/9).

Le regole della nuova imposta per i pensionati esteri

In realtà la previsione prevista nella delibera comunale di cui al paragrafo precedente era contemplata dalla vecchia disciplina IMU (in vigore fino al 31 dicembre 2019).

Per la nuova IMU, invece, il legislatore ha stabilito, a partire dal 2021, che l’IMU è scontata del 50% per una e una sola unità immobiliare a uso abitativo posseduta in Italia dal pensionato estero (vedi anche L’IMU per il pensionato estero: quando scatta lo sconto in Italia?). Ciò a condizione che siano verificate congiuntamente le seguenti condizioni in capo al pensionato stesso:

  • titolarità di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia
  • la residenza in uno Stato di assicurazione, diverso dall’Italia.
  • l’immobile posseduto in Italia non deve essere locato o concesso in comodato.

Dunque, poiché la norma legislativa, per la nuova IMU, non prevede più l’assimilazione ad abitazione principale per i pensionati esteri non residenti, bensì solo la possibilità di sconto al 50%, il MEF nel documento di prassi di cui in premessa, invita i comuni ad adeguare le proprie delibere IMU a quest’ultima disposizione di legge.

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