L’Inps, con il messaggio n. 74 del 8 gennaio 2022, ha reso noto la proroga al 31 marzo 2022 del termine per la fruizione del “Congedo parentale SARS CoV-2”. Si tratta del congedo per i genitori lavoratori dipendenti, che devono accudire i propri figli conviventi minori di 14 anni affetti dal Covid-19, in quarantena o che sono costretti alla Dad a causa della chiusura delle scuole.

Per figli con disabilità grave accertata, il congedo è riconosciuto indipendentemente dai limiti di età e dalla convivenza.

La proroga, spiega lo stesso istituto, è stata resa necessaria a seguito dell’impennata dei contagi dovuti, soprattutto, alla variante Omnicron.

Vediamo meglio di cosa si tratta e come farne domanda.

Congedo parentale, proroga al 31 marzo

Come già detto in apertura, con l’aumentare dei contagi da covid-19, l’INPS ha comunicato la proroga del “Congedo parentale SARS CoV-2”, la cui scadenza era inizialmente prevista per il 31 dicembre 2021 (articolo 9 del decreto-legge 21 ottobre, n. 146).

Il congedo, si legge nel messaggio n. 74 del 8 gennaio 202, spetta per genitori con figli conviventi minori di 14 anni, nei casi in cui i figli sono:

  • positivi al coronavirus;
  • in quarantena da contatto;
  • con attività didattica o educativa in presenza sospesa o con centri diurni assistenziali chiusi.

Il congedo è valido per un periodo corrispondente alla durata dell’infezione da Coronavirus, della quarantena o al periodo di sospensione dell’attività didattica.

Infine, il congedo è valido senza limitazioni d’età per i figli con disabilità grave accertata.

Come presentare la domanda?

Per i lavoratori dipendenti, la domanda, già attiva nel portale dell’Istituto, deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso:

  • il portale dell’Inps, accedendo ai servizi per presentare le domande di “Maternità e congedo parentale lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata”;
  • Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (da rete fissa), 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
  • gli Istituti di Patronato.

Per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e per quelli iscritti alla Gestione separata, la relativa procedura sarà comunicata con un successivo messaggio dello stesso Istituto.

 

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