Esonero tasse Università: a chi spetta? E quali sono i requisiti e le condizioni che riconoscono lo sconto – totale o parziale – della retta annuale? Il Decreto ministeriale n. 1014 – pubblicato il 31/08/2021 dal ministero dell’Università e della Ricerca – ha quest’anno allargato la platea dei beneficiari. Sono stati stanziati, a tal proposito, 165 milioni aggiuntivi.

Ma, di fatto, cosa cambia per gli studenti?

Esonero tasse Università: a chi spetta

L’esonero approvato dal  decreto firmato dalla ministra Maria Cristina Messa, è proporzionale al reddito della famiglia e/o dello studente.

Lo stesso, tuttavia, non preclude agli Atenei la possibilità di introdurre agevolazioni aggiuntive per i propri iscritti. Per esempio, alcuni Istituti hanno delle borse di studio destinate ai più meritevoli, che non dipendono dalla fascia ISEE ma dalla media dei voti o dai risultati accademici ottenuti.

L’esonero delle tasse disciplinato dal decreto n. 1014, invece, è distribuito tenendo conto del reddito personale. Questo, difatti, spetta agli studenti che appartengono a un nucleo familiare con ISEE inferiore ai 22 mila euro.

Gli studenti dal secondo anni in avanti, invece, possono ottenere l’esonero se:

  • iscritti all’Università di appartenenza da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio, aumentata di uno;
  • hanno conseguito, entro il 10 agosto del primo anno, almeno 10 crediti formativi universitari.

Nel caso di iscrizione ad anni accademici successivi al secondo: i crediti formativi dovranno essere 25 e acquisiti nei 12 mesi antecedenti il 10 agosto, precedente la relativa iscrizione.

Esonero tasse Università, totale o parziale? Quanto spetta e come calcolarlo

Intervenendo sulle percentuali di sconto, il ministro dell’Università e della Ricerca ha cambiato anche le modalità di calcolo dello sconto sulle tasse universitarie 2021/2022. Prima, l’esonero per intero veniva riconosciuto ai redditi fino a 20 mila euro. Da quest’anno, come abbiamo visto, l’ISEE è stato esteso a 22 mila euro.

Quanto spetta e come calcolarlo

Inoltre, il decreto ministeriale ha previsto anche l’incremento dell’esonero parziale. Sconti maggiori saranno applicati agli universitari appartenenti a nuclei familiari con ISEE compreso tra 22 mila e 30 mila euro. Nello specifico, per gli studenti “in possesso degli stessi restanti requisiti previsti per l’esonero totale”, la riduzione del contributo sarà del:

  • 80% per ISEE superiori a 22.000 euro ma inferiori o uguali a 24.000;
  • 50% tra i 24.000 e 26.000 euro;
  • 25% tra 26.000 e 28.000 euro;
  • 10% tra 28.000 e 30.000 euro.

Ai fini della individuazione dei soggetti aventi diritto, gli Atenei entro il 30 settembre 2021 saranno tenuti a emettere un apposito bando. Questo rimarrà aperto per un periodo non inferiore a 30 giorni e sarà finalizzato alla presentazione delle istanze di assegnazione.

Università e agevolazioni, non solo tasse e borse di studio: tanti gli sconti destinati agli studenti

Borse di studio e sconti sulle tasse non sono le uniche agevolazioni – ad oggi – destinati agli studenti universitari. Dai brand privati alle convenzioni con gli Atenei, sono diverse le offerte che ogni anno vengono riservate a questa categoria.

Sconti sui servizi: dalla palestra ai ristoranti fino ai trasporti

Un esempio? Agli studenti dell’Università di Catania viene scontato l’abbonamento annuale alla metropolitana e all’AMT (se acquistato entro ottobre 2021). Lo stesso vale a Milano e a Roma. Nella Capitale, però, la tariffa per i mezzi pubblici urbani viene ridotta solo a chi ha un ISEE inferiore a 22 mila euro.

Agevolazioni e sconti anche per gli studenti della Sapienza di Roma. Dalle attività sportive ai servizi per la salute.

Nei supermercati Unes, basta mostrare il proprio badge universitario in cassa per avere uno sconto sulla spesa.

E Ancora, con il Protocollo Ferrara CittAteneo siglato dall’Università di Ferrara, tante sono le agevolazioni previste pet gli studenti. Dalla salute alla ristorazione, fino alle attività di tempo libero. In questo caso basta esibire presso le strutture convenzionate il badge universitario o documentazione alternativa che comprova lo status di studente per usufruire dei vari sconti.

Accessi a musei, teatri e cinema anche per gli studenti dell’Università di Bologna.

Per quanto riguarda i trasporti, infine, c’è l’Università di Trieste che ha stipulato una convenzione con Alitalia. Grazie all’accordo, gli studenti possono  ottenere degli sconti sull’acquisto dei biglietti aerei sia per i viaggi di lavoro che per quelli personali.

Case dello studente, i collegi destinati agli studenti “meritevoli”

La Legge n. 338/2000 prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. In questa categoria rientrano i “Collegi Universitari di Merito“. Si tratta di strutture residenziali unitarie destinate a ospitare studenti – statali e non statali – che nel corso degli studi superiori abbiano dimostrato doti e impegno particolari e ottenuto risultati di eccellenza.

Questi offrono agli studenti ammessi per concorso:

  • vitto e alloggio;
  • un complesso di servizi per favorire il massimo rendimento negli studi (sale di studio, biblioteche. supporti informatici, impianti sportivi, etc.);
  • un ambiente formativo che promuove lo sviluppo delle loro qualità umane;
  • una formazione integrale ed equilibrata.

Nell’ambito dei finanziamenti annuali attribuiti al sistema universitario, sono presenti altresì una serie di interventi specifici, con destinazioni vincolate. Meritano di essere citati:

  • il Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti (articolo 1, comma 1, Decreto Legge 105 del 2003 convertito nella legge 170 del 2003;
  • il Fondo per le borse post – lauream per dottorato di ricerca;
  • e le risorse per i Piani straordinari di reclutamento dei Professori e dei Ricercatori.

Va detto, in conclusione, che la normativa degli ultimi anni ha modificato radicalmente le modalità di attribuzione delle risorse statali al sistema universitario. Sono stati introdotti dal MIUR criteri che, gradualmente, hanno ridotto il peso dei finanziamenti a favore di parametri quali: il costo standard per studente; i risultati della didattica e della ricerca; gli interventi perequativi a salvaguardia di situazioni di particolare criticità.

Per saperne di più, è sempre meglio comunque consultare il sito dell’Università di riferimento, in modo tale da essere sempre aggiornati sulle ultime novità.