E’ importante capire cos’è l’ISEE e come ottenerlo considerando che, tra bonus e agevolazioni, è ormai diventato essenziale.

Come ottenerlo? Per quali bonus e agevolazioni viene richiesto?

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un calcolo matematico che indica la situazione economica di un soggetto. In base alla dichiarazione ISEE le famiglie possono richiedere determinati bonus, agevolazioni e prestazioni sociali, aiuti economici da parte di enti. Non tutti possono accedere alle agevolazioni: dipende dai requisiti e dalla situazione economica risultante dall’ISEE.

Tale attestazione dovrà essere aggiornata annualmente.

ISEE: come ottenerlo

Per ottenere l’ISEE, bisogna compilare la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) contenente tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali legate al nucleo familiare.

Tali dati devono essere presentati in forma di autodichiarazioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate (per il reddito complessivo) e dall’Inps (per trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari).

Per la parte autodichiarata, chi compila la dichiarazione sostitutiva unica è responsabile penalmente di quanto dichiara.

Esistono due tipologie di DSU: una semplice, che serve a richiedere le agevolazioni, ed una integrale per tasse universitarie e calcoli specifici come quelli socio-sanitari.

Tale certificazione può essere inviata al Comune, al CAF, all’INPS oppure all’Ente che eroga un determinato servizio sociale agevolato.

La DSU è valida fino al 15 gennaio dell’anno successivo.

In base a quanto è stato dichiarato e inviato, spetta all’Inps calcolare l’ISEE definitivo. Il documento sarà reso disponibile all’interessato entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento della DSU. Si potrà acquisire tramite accesso all’area servizi del sito web dell’Inps.

Documenti necessari per la richiesta dell’ISEE

Chi compila la DSU deve anche presentare al commercialista o al CAF che si occupa della domanda dell’ISEE alcuni documenti:

– documento d’identità in corso di validità;

– codice fiscale;

– stato di famiglia;

– obbligazioni di locazione (inclusi gli estremi di registrazione);

– ultimo pagamento del canone di affitto;

– certificato di invalidità (in caso di invalidi nel nucleo familiare);

– ultimo modello 730 (o Modello Unico) oppure, in mancanza d’obbligo, l’ultima certificazione dei redditi rilasciata dal datore di lavoro o ente pensionistico.

Per calcolare il patrimonio immobiliare, serviranno:

– estratto conto di depositi e c/c bancari e postali;

– titoli di stato, buoni fruttiferi e simili;

– custodia e c/c bancari e postali;

– movimenti in società quotate e non quotate;

– informazioni sugli edifici, terreni agricoli e aree edificabili posseduti;

– obbligazioni di assicurazione mista sulla vita;

– valore del Patrimonio Netto (per le attività individuali).

ISEE: per quali bonus serve

Oggi l’ISEE serve alle famiglie come non mai. E’ essenziale per richiedere sussidi e agevolazioni dallo Stato.

Gran parte di tutti i bonus fruibili da un anno a questa parte si possono richiedere soltanto presentando l’ISEE.

Da tanti anni (precisamente, dal 1988), è necessario per fruire delle seguenti agevolazioni:

– assegno per famiglie con 3 figli minori e bonus bebè;

– accesso di maternità e provvigione di maternità;

–  riduzione della retta per la mensa a scuola, dell’asilo nido, tasse universitarie o borse di studio, bonus libri;

– accoglienza a studenti stranieri;

– bonus gas e luce o riduzione del canone telefonico;

– esenzione canone RAI;

– esenzione spese mediche, ricovero in case di cura e ospedali;

– servizi socio-sanitari domiciliari;

– assistenza e ospitalità presso una struttura residenziale;

– bonus Tari;

– reddito di cittadinanza;

– prestazione verso genitori divorziati o separati;

– social card.