Il Bollo Auto, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese, in alcune regioni è stato cancellato o fatto slittare all’anno in corso.

Ad ogni modo, non a tutti gli automobilisti spetta l’onere del pagamento di questa tassa. Il nostro ordinamento, infatti, prevede alcuni categorie di esenzione. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bollo auto cos’è e a chi spetta?

Il bollo auto è una tassa che generalmente viene gestita dalle Regioni.

Fanno eccezione il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna per le quali la stessa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo registrato al PRA.

Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.

Ecco le tre categorie che non pagano il tributo

Come già detto in apertura, il nostro ordinamento prevede alcune categorie di esenzione del Bollo auto. In particolare, l’esenzione spetta:

  • quando l’auto è intestata ad un disabile o comunque a un familiare del quale egli è fiscalmente a carico.
  • per le auto storiche con più di 30 anni. Ad ogni modo, bisognerà pagare una tassa di circolazione, dovuta solo se l’automobile è immessa in strade o aree pubbliche. L’entità dell’imposta varia, da regione a regione, tra i 25,82 a 31,24 euro;
  • sulle auto elettriche, ma soltanto per i primi cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione; per gli ulteriori anni bisogna pagare un importo pari ad un quarto di quello previsto per i corrispondenti veicoli a benzina.

 

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