Scaduto ormai da 15 giorni il termine di presentazione della dichiarazione redditi 2021 (anno d’imposta 2020) si è aperta la strada per l’invio “tardivo” per coloro che hanno saltato la scadenza senza adempiere al proprio obbligo dichiarativo.

Ci sarà tempo fino al 28 febbraio 2022 per rimediare, pagando una sanzione sensibilmente ridotta rispetto al caso in cui si configuri omissione dichiarativa.

La scadenza ordinaria

Era il 30 novembre 2021, l’ultimo giorno per l’invio della Dichiarazione redditi 2021 (Modello Redditi riferito all’anno d’imposta 2020). Rispetto agli anni trascorsi, nessuna proroga è arrivata.

Dunque, chi era obbligato a presentare la dichiarazione oppure, nonostante non obbligato, voleva, comunque, presentarla per far valere deduzioni e detrazioni, ed ha saltato la scadenza, ora va incontro a sanzione.

Sanzione, tuttavia, che è lieve laddove si rimedi all’inadempimento entro 90 giorni dal 30 novembre, ossia entro il prossimo 28 febbraio 2022.

Dichiarazione redditi 2021: come e quando versare la sanzione

In caso di mancata presentazione della Dichiarazione redditi 2021 entro il 30 novembre 2021, il contribuente può rimediare:

  • inviando la dichiarazione entro il 28 febbraio 2021
  • pagando una sanzione pari a 25 euro per sanare la tardività.

Presentazione della dichiarazione tardiva e versamento sanzione possono anche non essere contestuali. Ad esempi, si invia la dichiarazione il 30 dicembre 2021 e si paga la sanzione il 1° febbraio 2022.

Il codice tributo per il versamento è 8911 (come anno d riferimento nel modello F24 bisogna indicare “2021”).

Se poi dal modello dichiarativo dovesse scaturire anche un debito d’imposta non versato alle scadenze ordinarie, occorrerà pagare anche questo con ravvedimento operoso.

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