Il Parlamento ha appena approvato in via definitiva il Dl n. 152/2021 (Atto Senato 2483), anche detto decreto Pnrr, con il quale sono state introdotte le sanzioni in capo agli esercenti che non permettono le transazioni tramite Pos.
L’utilizzo del Pos, tecnicamente, è obbligatorio già dal 2014, anche se, in realtà, la norma non prevedeva alcun meccanismo sanzionatorio in capo ai trasgressori. Con l’approvazione del decreto Pnrr, dunque, viene sostanzialmente colmato questo vuoto. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Le sanzioni erano state previste già nel 2019 ma non sono mai entrate in vigore

Una delle tante disposizioni contenute nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020 prevedeva l’obbligo, per tutti gli esercenti e professionisti, di accettare pagamenti tramite pos.


Le sanzioni, previste dall’articolo 23 dello stesso Decreto Fiscale, non sono mai entrate in vigore.
Ai trasgressori si sarebbe dovuta applicare una sanzione amministrativa pecuniaria coì composta:

  • 30 euro in misura fissa;
  • 4% del valore della transazione rifiutata dall’esercente.

Quest’obbligo sarebbe dovuto scattare a partire dal primo luglio 2020, ma, in un secondo momento, il suddetto articolo è stato cancellato.

Dal primo gennaio scattano le sanzioni per chi nega il Pos

Con l’approvazione dell’articolo 19-ter del Dl n. 152/2021 (decreto Pnrr), sostanzialmente, viene introdotto nel nostro ordinamento un meccanismo sanzionatorio identico a quello già previsto dalla legge di bilancio 2020 (ma mai entrato in vigore).
In altre parole, a partire dal 1° gennaio 2023, alla mancata accettazione di un pagamento di qualsiasi importo tramite pos, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria in misura fissa, pari a 30 euro, aumentata di una somma pari al 4% del valore della transazione rifiutata.

 

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