Il Consiglio dei Ministri ha da poco approvato l’ormai tanto atteso decreto sostegni (ex decreto ristori), il quale introduce le nuove misure di contrasto all’emergenza sanitaria del coronavirus e alle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese.
Fra i tanti provvedimenti del decreto ristori, è stato istituito anche un fondo pari a 700 milioni di euro, per l’anno 2021, destinato alle “Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano per la concessione di contributi in favore dei soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici”.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Contributo a fondo perdurato destinato a comuni montani

Come già detto in apertura, il decreto sostegni prevede anche un contributo a fondo perduto a favore dei comuni montani.

Con l’emanazione di un prossimo decreto ministeriale, le risorse di tale fondo saranno ripartite tra le regioni e province autonome sulla base delle presenze turistiche registrate nei comuni appartenenti ai comprensori sciistici, classificati dall’ISTAT nelle categorie turistiche E (Comuni con vocazione montana) ed H (Comuni a vocazione montana e con vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica).
Le Regioni, entro 30 giorni dall’emanazione del decreto ministeriale, dovranno assegnare tali risorse:

  • per una quota non inferiore al 70% in favore dei comuni in ragione dei titoli di accesso a impianti di risalita a fune esistenti in ciascun comune, venduti nel 2019;
  • la restante quota è destinata ai comuni del medesimo comprensorio sciistico, per la distribuzione in misura proporzionale al fatturato del triennio 2017-2019 dei soggetti che svolgono: attività di vendita di beni e servizi al pubblico; ai maestri di sci; scuole di sci.

Il contributo in favore dei maestri di sci non è cumulabile con le altre indennità Covid.

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