Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19.
Le misure del decreto ristori sono state presentate ieri, 19 marzo 2021, con una conferenza dello stesso Presidente del consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Vediamo meglio di cosa si tratta.
- Decreto Sostegno, i principali ambiti di applicazione
- Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore (Contributo a Fondo Perduto)
- Lavoro e contrasto alla povertà (Bonus Covid)
- Salute e sicurezza
- Enti territoriali
- Interventi settoriali
- Altre misure: annullamento dei debiti fiscali
- Fonti normative e altro
Decreto Sostegno, i principali ambiti di applicazione
Il decreto interviene, con uno stanziamento di circa 32 miliardi di euro, al fine di potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro Paese.
Gli interventi previsti si articolano in 5 ambiti principali:
- sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
- lavoro e contrasto alla povertà;
- salute e sicurezza;
- sostegno agli enti territoriali;
- ulteriori interventi settoriali.
Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore (Contributo a Fondo Perduto)
Come già ampiamente anticipato nei giorni scorsi, il decreto sostegni prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Potranno presentare domanda per il contributo a fondo perduto i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile.
L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, in particolare:
- 60% con ricavi non superiori a 100 mila euro;
- 50% con ricavi compresi tra 100 mila e 400 mila euro;
- 40% con ricavi compresi tra 400 mila euro e 1 milione di euro;
- 30% con ricavi compresi tra 1 milione e 5 milioni di euro;
- 20% con ricavi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Il contributo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e, in generale, non potrà essere superiore a 150 mila euro.
Le altre misure di sostegno alle imprese riguardano:
- un Fondo per il turismo invernale;
- 2,5 miliardi di stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;
- la proroga del periodo di sospensione della riscossione fino al 30 aprile 2021.
Infine, per le imprese, è previsto anche un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
Lavoro e contrasto alla povertà (Bonus Covid)
In tale ambito, tra le misure più attese rientrano i cosiddetti bonus Covid. Gli importi di questi bonus sono pari a 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato; mentre, l’importo è variabile, tra i 1.200 e i 3.600 euro, per i lavoratori dello sport.
Tra le altre misure, è stato previsto anche:
- la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
- la proroga della Cassa integrazione guadagni;
- il rifinanziato del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione;
- il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro del fondo per il Reddito di Cittadinanza;
- il rinnovo, per altri 3 mesi, del Reddito di emergenza;
- l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
- la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.
Salute e sicurezza
Per quanto riguarda la “salute e sicurezza”, il testo prevede:
- un ulteriore finanziamento per l’acquisto di vaccini e altri farmaci anti-COVID;
- la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti;
- la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere per ospitarvi persone che dovranno sottoporsi al periodo di quarantena.
Enti territoriali
Per gli enti locali e territoriali, sostanzialmente, è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia:
- circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane;
- 260 milioni per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome;
- 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.
Interventi settoriali
Infine, fra i tanti interventi settoriali, sono previsti:
- un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
- il rifinanziamento dei fondi per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
- il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
- contributi per le imprese del settore fieristico;
- 200 milioni di euro per la produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare l’emergenza covid;
- 200 milioni di euro per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia;
- l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
- l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Altre misure: annullamento dei debiti fiscali
L’articolo 4 del decreto sostegni dispone l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo, fino a 5mila euro, risultanti dai carichi affidati agli agenti della riscossione negli anni 2000-2010, anche quelli oggetto di “rottamazione”.
La cancellazione di questi debiti è riconosciuta solamente alle persone che nel 2019 hanno percepito un reddito fino a 30 mila euro.
Ad ogni modo, questa misura non si applica ai carichi relativi:
- alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato;
- ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- alle multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- alle risorse proprie tradizionali dell’Unione europea;
- all’Iva riscossa all’importazione.
Le modalità attuative della norma saranno definite con un decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze.
Le somme eventualmente versate prima dell’effettivo annullamento non saranno restituite.
Fonti normative e altro
- Consiglio dei Ministri n. 8, comunicato stampa;
- DECRETO-LEGGE 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto Sostegni).