Tombola! Anzi NO, scusate. Cinquina!

Non è natale è il 28 febbraio 2023, data in cui saranno in scadenza ben 5 bonus. In dettaglio, ci riferiamo a:

  • bonus acqua potabile
  • bonus IMU
  • bonus cultura 2022
  • bonus contribuenti forfettari
  • assegno unico figli a carico (rinnovo ISEE).

Si tratta di aiuti che il legislatore ha deciso di erogare in favore di alcune categorie di soggetti e che hanno presupposti diversi.

Il bonus acqua potabile

Il 28 febbraio 2023 è l’ultimo giorno per chiedere il bonus acqua potabile sulle spese sostenute nel 2022.

Entro la citata data bisogna comunicare, all’Agenzia Entrate, i costi sostenuti lo scorso anno. Il beneficio si sostanzia in un credito d’imposta riconosciuto a fronte di spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Il tutto deve essere finalizzato al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Possono richiederlo le persone fisiche (senza partita IVA) e soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Si può avere su un massimo di 1.000 euro per ciascun immobile (per le persone fisiche) e 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Il bonus IMU 50%

Entro il 28 febbraio 2023 bisogna inviare all’Agenzia delle Entrare l’autodichiarazione per avere il bonus IMU.

Si tratta del credito d’imposta pari al 50% dell’importo pagato come secondo acconto IMU dovuto nell’anno 2021. Possono chiederlo le imprese del settore turistico, tra cui anche:

  • agriturismi
  • imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta
  • imprese del comparto fieristico e congressuale
  • complessi termali
  • parchi tematici, compresi i parchi acquatici e faunistici.

Spetta a condizione che l’impresa abbia registrato una diminuzione di fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021, di almeno il 50% rispetto al secondo trimestre del 2019.

Inoltre, il bonus si calcola sul secondo acconto IMU dovuto per il 2021 su immobili di categoria catastale D/2.

Per aver diritto al beneficio è anche necessario che il proprietario dell’immobile D/2 oggetto di IMU sia anche il gestore dell’attività. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel Modello F24 a partire dal giorno successivo a quando le Entrate ne comunicano il riconoscimento.

L’altra terna di aiuti in scadenza

Per il 28 febbraio 2023, chi è nato nel 2003 ed ha chiesto, entro il 31 agosto 2022, il bonus cultura 500 euro è chiamato a spendere il buono, altrimenti è perso.

Ricordiamo che il voucher può essere speso solo per acquistare beni e servizi a carattere culturale (biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, ecc.).

All’appello il 28 febbraio 2023, il bonus per i contribuenti partita IVA in regime forfettario. Ossia, lo sconto sui contributi previdenziali INPS. La domanda interessa chi NON l’ha già fatta in passato e chi vuole revocare la scelta.

Infine, scade il 28 febbraio 2023 la possibilità di rinnovare l’ISEE ai fini dell’assegno unico figli a carico. Chi lo rinnova entro questa data avrà già da marzo l’assegno aggiornato ai nuovi importi in base al nuovo ISEE. Chi salta il 28 febbraio può ancora rinnovare l’ISEE entro il 30 giugno 2023 per non perdere gli arretrati da marzo.

Chi, invece, lo rinnova dopo il 30 giugno perderà gli arretrati e chi non lo rinnova mai percepirà solo l’importo minimo della prestazione.