Presto potrebbe essere nuovamente consentita la cessione multipla dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi. In sostanza, il governo starebbe per fare marcia indietro rispetto a quanto previsto dal decreto sostegni ter, ma non sarà più come prima. La cessione, seppur multipla, sarà un po’ più macchinosa, in modo da prevenire le eventuali truffe. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Cessione unica dei bonus edilizi

Il Decreto Sostegni ter ha previsto che il credito d’imposta ceduto a terzi non può essere oggetto di successive cessioni.

In particolare, i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni sconto o cessione, possono costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti.

Infine, Il provvedimento del 4 febbraio 2022, firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha spostato il termine del 7 febbraio al 17 febbraio e al 7 marzo per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche.

A decorrere rispettivamente dal 17 febbraio 2022 e dal 7 marzo 2022, dunque, sarà possibile effettuare esclusivamente una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, nei termini normativamente previsti.

Questo provvedimento è stato ritenuto ingiusto da molti osservatori, soprattutto dai lavoratori del settore dell’edilizia.

Il problema non è di poco conto: se le banche non possono cedere nuovamente i crediti d’imposta, acquisiranno solo quelli che serviranno per pagare le loro tasse per i prossimi anni. Le imprese, se non possono più cedere il credito fiscale, e convertirlo in denaro, potrebbero andare in serissime difficoltà a causa della mancanza di liquidità.

Così, il governo potrebbe tornare sui suoi passi, introducendo alcune modifiche alla normativa.

Cessione del credito multipla ma non infinita, ecco i nuovi possibili requisiti

Il nuovo provvedimento dovrebbe arrivare già dalla settimana prossima, con un emendamento al decreto Milleproroghe.

Le principali novità in fase di studio sono due:

  • La possibilità di cedere il credito d’imposta fino a un massimo di due o tre volte a banche o intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia;
  • L’introduzione di un meccanismo di controllo, in modo da prevenire i tentativi di truffa.

Per quanto riguarda quest’ultima misura, si parla dell’introduzione di un codice identificativo per ogni operazione di cessione.

In questo modo si potrebbe risalire facilmente al primo titolare del credito e verificare la documentazione e la regolarità dei lavori effettuati.

 

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