“La cedolare secca, nel triennio 2021-2023, genererà minori entrate Irpef pari a 5,1 miliardi di euro, con un effetto complessivo negativo sulle entrate”. È quanto dichiarato dalla direttrice del Dipartimento delle finanze del Mef, Fabrizia Lapecorella, ascoltata dalle commissioni Finanze di Senato e Camera sulla riforma dell’Irpef.
La dichiarazione di Lapocena è soltanto l’ultima di una serie che ha come oggetto la tassazione sulla “casa”. Dalla modifica dell’istituto della Cedolare secca ad una possibile nuova patrimoniale; sta di fatto che la “casa”, con tutta probabilità, sarà al centro della prossima riforma fiscale.

Cedolare Secca, in tutti i casi è sotto la soglia della prima aliquota Irpef

La “cedolare secca”, lo voglia o ricordare, è un regime fiscale facoltativo e “sostitutivo”.
Esso, sostanzialmente, consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.
L’Aliquota fissa è pari al 21% sul canone di locazione annuo, ma può scendere al 10% in caso di contratto di locazione a “canone concordato”; in entrambi i casi, si tratta di una aliquota al disotto di quella più bassa dell’Irpef, pari al 27%.

Lapecorella: minori entrate Irpef pari a 5,1 miliardi di euro

Come già detto in apertura, la direttrice del Dipartimento delle finanze del Mef, Fabrizia Lapecorella, ascoltata dalle commissioni Finanze di Senato e Camera sulla riforma dell’Irpef ha riferito che La Commissione che effettua la ricognizione sulle spese fiscali allegate al Bilancio annuale ha stimato che:

nel triennio 2021-2023 la cedolare secca genererà minori entrate Irpef pari a 5,1 miliardi di euro, con un effetto complessivo negativo sulle entrate, al netto del gettito della sostitutiva, pari a 2,3 miliardi euro su base annua”.

Quanto appena detto è soltanto l’ultima di una serie di dichiarazioni che hanno ad oggetto la modifica dell’Istituto della Cedolare Secca. Non solo, molte forze politiche di maggioranza vorrebbero reintrodurre la patrimoniale sulla prima casa. Con tutta probabilità, dunque, la “casa” sarà al centro della prossima riforma fiscale.

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