Chiuso il primo periodo del bonus cashback, in molti stanno attendendo i rimborsi delle somme dovute.

Il ritardo di questi rimborsi è da attribuirsi principalmente al taglio delle transazioni effettuate dai cosiddetti furbetti del bonus cashback che PagoPa starebbe ultimando.

Molti utenti, ad ogni modo, stanno lamentando tagli ad alcune transazioni fatte in buona fede; non perpetrate, in altre parole, con intenti fraudolenti. È il caso, ad esempio, dei clienti abituali di un bar o un negozio, che spesso effettuano piccole transazioni, diverse volte al giorno.

Cosa fare, dunque, in queste situazioni? Ovviamente, è possibile presentare un ricorso a PagoPa, ma entro un tempo ben definito. Ecco cosa fare.

Cashback, ecco come presentare un ricorso

Se alcune delle transazioni effettuate in buona fede sono state tagliate, è possibile inoltrare un ricorso per mancata o inesatta contabilizzazione.

I reclami potranno essere presentati a partire dal quindicesimo giorno successivo al termine di ciascun semestre, quindi, per il primo semestre 2021, dal 15 luglio 2021 fino al 29 agosto 2021.

Saranno presi in carico solo i reclami presentati attraverso il Portale Reclami Cashback.

Consap esaminerà i reclami fornendo un riscontro motivato entro 30 giorni dalla data di ricezione e, nel caso di accoglimento, disporrà il pagamento dovuto.

Ad ogni modo, si legge sullo stesso sito Consap, per quanto riguarda gli aspetti relativi alla gestione del profilo e del portafoglio Cashback dell’utente nonché ai servizi erogati dall’App “IO”, bisogna rivolgersi, non a Consap, ma a PagoPa S.p.A. (il gestore dell’App Io e di tutti i servizi correlati) utilizzando l’apposita funzione di assistenza disponibile all’interno dell’App “IO”.

Per ulteriori informazioni sull’assistenza mediante l’App “IO” è possibile consultare il sito: https://io.italia.it/cashbac/.

 

Articoli correlati