L’importo del canone rai, in genere, è di 90 euro l’anno, e il pagamento avviene mediante addebito sulle bollette elettriche in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio a ottobre.

Ad ogni modo, sono previste alcune categorie di esenzione, anche parziale. In questi casi il canone rai non dovrà essere pagato o sarà dovuto soltanto in parte. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Canone Rai in bolletta

Nell’ormai lontano 2016, l’allora eseguivo a guida Matteo Renzi ha introdotto il pagamento del canone rai in bolletta, allo scopo di contrastare l’evasione di questa tassa.

Prima di allora, infatti, complice la difficoltà nei controlli, sempre più ‘furbetti’ decidevano di non pagarlo.

Il canone Rai in bolletta ha permesso di fermare questo fenomeno e al tempo stesso di abbassarne il costo, che è sceso da 113 euro a 90 euro. Più del 20% di riduzione. Allo stesso tempo, molte più persone sono costrette a pagarlo, con un grande vantaggio per entrambe le parti.

45 euro invece che 90 euro con l’esenzione parziale

Come già detto in apertura, non tutti sono tenuti al pagamento del canone rai. Il nostro ordinamento, infatti, riconosce alcune categorie di esenzione. Ad esempio, sono esonerati dal pagamento di questa tassa i cittadini intestatari di utenza elettrica residenziale che non detengono la tv.

In questo caso, il modello di dichiarazione sostitutiva va presentato entro il 31 gennaio di ogni anno, ed esonera dall’obbligo del pagamento per l’intero anno.

Attenzione: se la domanda non viene presentata in tempo, ai contribuenti viene concessa una seconda possibilità, anche se, in realtà, si tratta di una esenzione parziale. La dichiarazione, infatti, può anche essere presentata tra il 1° febbraio e il 30 giugno, ma, in questo caso, si è esonerarti soltanto dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno. In altre parole, si dovrà pagare soltanto metà canone (45 euro anziché 90 euro).

Ricordiamo infine che l’istanza per il riconoscimento dell’esenzione del canone rai deve essere presentata ogni anno, altrimenti il cittadino se lo ritroverà nuovamente nella bolletta elettrica dell’anno successivo.

 

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