La legge di bilancio 2022 ha previsto la proroga fino al 2024 del cosiddetto bonus verde: la detrazione del 36% delle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde degli immobili ad uso abitativo, sarà valido anche per il 2020.
In questi giorni, su fiscooggi.it, la rivista online dell’Agenzia delle entrate, un utente ha chiesto se tra i costi detraibili rientrano anche le spese di progettazione connesse all’esecuzione degli interventi. Cerchiamo anche noi di fare un po’ di chiarezza.

Bonus verde, cos’è e a chi spetta

Il Bonus Verde, sostanzialmente, consiste in una detrazione del 36% delle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.


questo incentivo spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
La detrazione deve necessariamente essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, su un massimo di 5 mila euro per unità immobiliare ad uso abitativo.
Per quanto riguarda il quesito posto in apertura, possiamo confermare che tra le spese che danno diritto alla detrazione, rientrano anche quelle relative alla progettazione e alla manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

 

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