Il bonus mamma, è un incentivo economico di 800 euro (una tantum) corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un figlio (minore), a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o adozione.

Esso è stato recentemente inserito nella bozza della Legge di Bilancio 2020, attualmente all’esame del Parlamento, e potrà essere erogato anche per le donne in gravidanza dal primo gennaio 2020.

A chi è rivolta la prestazione?

La prestazione, anche conosciuta con il nome di “bonus mamma domani”, in attesa dell’assegno unico per figli a carico prevista dal primo gennaio 2021, è stata confermata anche per il 2020.

L’incentivo viene rivolto, dunque, alle donne in gravidanza o alle madri per uno dei seguenti eventi verificatisi anche dal primo gennaio 2020:

  • Compimento del settimo mese di gravidanza;
  • Parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
  • Adozione nazionale o internazionale del minore, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184;
  • Affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, c. 6, l. 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34, l. 184/1983.

Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato, anche per le gestanti straniere regolarmente residenti in Italia.

Quando e come fare dimanda

Come riportato sul sito INPS: la domanda deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento (nascita, adozione o affidamento).

La stessa deve essere presentata all’INPS tramite una delle seguenti modalità:

  • Servizi telematici accessibili direttamente dalla richiedente tramite PIN, attraverso il portale dell’Istituto;
  • Contact Center (numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile);
  • Enti di patronato, tramite i servizi telematici offerti dagli stessi.

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