Il nuovo governo Meloni è già a lavoro per la legge di bilancio 2023 che dovrà essere fatta ed approvata da qui al 31 dicembre 2022. Se nella manovra non troverà spazio la proroga di alcuni bonus per famiglie, questi hanno ancora vita breve. Per alcuni di questi bonus, infatti, la scadenza è fissata alla fine di quest’anno.

Dal bonus trasporti, al bonus TV. Dal bonus facciate al bonus asilo nido. C’è anche l’agevolazione prima casa under 36 ed il 110 villette unifamiliari. Senza dimenticare la detrazione al 75% per lavori finalizzati all’eliminazione barriere architettoniche.

Per prorogarli anche al 2023, il governo, dunque, è chiamato a trovare nuove risorse. Se i fondi non ci saranno, questi piccoli ma importanti contributi rischiano l’estinzione.

Bonus per famiglie: dal contributo per l’asilo a quello per il trasporto e la TV

Anche se, entro il 31 dicembre 2022, è possibile ancora fare domanda all’INPS, la Meloni dovrà decidere cosa fare con il bonus nido. Intanto le risorse sono già tutte esaurite. Infatti, l’INPS accetta ancora le richieste ma solo con riserva. Il che significa che chi oggi presenta domanda avrà il bonus laddove torneranno fondi disponibili.

Ancora poco tempo per spendere il bonus trasporti. Ossia il contributo per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico. Il voucher, infatti, può essere utilizzato per abbonamenti acquistati entro la fine di quest’anno (anche se poi utilizzati successivamente).

In assenza di nuovi fondi, in scadenza a fine anno anche il bonus TV- decoder. Lo sconto fino a 30 euro per l’acquisto di TV e decoder.

L’agevolazione prima casa giovani under 36

Finirà anche l’agevolazione per l’acquisto della prima casa riservata ai giovani under 36. Ci riferiamo all’agevolazione introdotta con il decreto Sostegni bis per gli atti stipulati dal 26 maggio 2021 al 30 giugno 2022 (poi prorogata al 31 dicembre 2022). Il beneficio si concretizza:

  • nell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale
  • nel riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA (in caso di acquisto soggetto a tale imposta)
  • nell’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.

Per avere queste agevolazioni, è però indispensabile che siano rispettati tutti i seguenti requisiti i capo all’acquirente:

  • avere un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui
  • non aver compiuto il 36° anno di età nell’anno in cui è stipulato l’atto di acquisto della “prima casa”
  • rispettare i requisiti per l’applicazione dell’agevolazione prima casa previsti dalla Nota II-bis all’articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al TUR (Testo Unico Imposta di Registro).

Senza proroga, dal 2023 l’atto di acquisto casa dal notaio costerà di più per questi giovani.

Bonus per famiglie, quelli in scadenza per lavori sulla casa

Con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 termina anche il bonus barriere architettoniche 75%. La detrazione rafforzata previste a fronte di lavori finalizzati, appunto, all’eliminazione di barriere architettoniche. Questo potenziato sgravio fiscale, almeno per adesso, è previsto solo per spese fatte nell’anno in corso (ossia 2022).

Termina anche il 110 villette unifamiliari. In realtà questo bonus 110 è già finito con le spese sostenute entro il 30 giugno 2022. Tuttavia, lo si può avere anche per le spese fatte nel periodo 1° luglio 2022 – 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 30 settembre 2022 sia stati fatti lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivamente previsto. Ad ogni modo esiste anche un trucco per avere il 110 villette nel 2023.

In scadenza, tra i bonus per famiglie, al 31 dicembre 2022 anche quello per lavori sulla facciata. Parliamo della detrazione fiscale (oggi al 60% e con possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito) per le spese sostenute a fronte di lavori sulla facciata esterna visibile di immobili situati in zona A e B del comune o in zone del comune a queste dichiarate equipollenti.

Fino alle spese sostenute nel 2021 il beneficio fiscale era del 90%. La manovra di bilancio 2022 ha esteso il beneficio anche agli oneri sostenuti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 riducendo però la percentuale di detrazione al 60%.