È risaputo ormai che i bonus edilizi sono stati, e purtroppo continuano ad essere, terreno fertile per le frodi fiscali.
Si tratta di incentivi davvero importanti, che, complice il meccanismo della cessione multipla del credito d’imposta, hanno fatto gola a tantissimi truffatori.
Secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso dell’informativa urgente alla Camera: “Fino ad oggi l’attività di analisi e controllo ha consentito alla Guardia di finanza e all’Agenzia delle entrate di individuare un ammontare complessivo di redditi d’imposta inesistenti, pari a circa 4,4 miliardi di cui quasi la metà, circa 2 miliardi, già ceduti e incassati.

A questi 4,4 miliardi deve essere aggiunto un altro miliardo la cui sospensione è in corso di perfezionamento”.
Si tratta di cifre davvero impressionanti, che hanno fatto correre ai ripari il neo-esecutivo a guida Mario Draghi, il quale ha decretato, almeno in un primo momento, la fine della cessione multipla dei crediti d’imposta come meccanismo per limitare tali frodi.

Bonus edilizi, frodi per 4,4 miliardi

Come già detto in apertura, ad oggi, l’Agenzia delle entrate è riuscita a scovare un ammontare complessivo di crediti d’imposta inesistenti, pari a 4,4 miliardi di cui quasi la metà, circa 2 miliardi, già ceduti e incassati.
Queste frodi, ha spiegato il ministro Franco, “riguardano prevalentemente i crediti relativi al bonus facciate, il 46% del totale, e all’ecobonus, il 34% del totale. Le frodi sul Superbonus sono relativamente meno diffuse grazie al meccanismo del visto di conformità e dell’asseverazione, applicabile a questo bonus sin dall’origine”.

 

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