Il bonus cultura, i 500 euro stanziati per i giovani che compivano 18 anni nel 2016, è stato richiesto solo dal 61% dei nati nel 1998. I 500 euro messi a disposizione dei giovani dal governo Renzi, tra l’altro, non sono neanche stati spesi per intero da chi li ha richiesti: 90milioni di euro, metà dei bonus richiesti, devono ancora essere spesi.

Perché i giovani nati nel 1998 non hanno sfruttato a pieno i 500 euro messi a disposizione per la cultura? Il bonus non è andato come si sperava anche se non se ne conoscono i motivi.

Il bonus 18enni è stato nuovamente finanziato per il 2017 ampliando le possibilità di acquisto che includono, per i nati nel 1999, anche musica in streaming, album digitali e corsi di lingua straniera. L’anno precedente i prodotti più gettonati sono stati il cinema (77%) e i libri (18%).

I nati nel 1999 potranno fare domanda per ottenere il bonus di 500 euro entro il 30 giugno del 2018 e potranno spendere il bonus entro il 31 dicembre dello stesso anno.

Secondo l’opinione di molti l’iniziativa non ha sortito il successo sperato per diversi motivi: uno sicuramente è legato alla poca informazione, si sospetta, infatti, che non tutti i neo diciottenni erano a conoscenza del bonus. Per altri, invece, il flop sarebbe legato alla difficoltà di ottenere l’identità digitale: i ragazzi sono pigri e rivolgersi ai gestori accreditati molto spesso crea noia nei giovani che, a questo punto, preferiscono rinunciare al bonus.

Sicuramente il flop non dipende dal modo in cui i giovani potevano spendere il bonus: concerti, cinema, libri sono tutte cose che i ragazzi amano (sicuramente di più rispetto a musei, mostre e cultura in genere). Se si aggiunge, poi, che da quest’anno i soldi possono essere utilizzati per l’acquisto della musica si può solo sperare che l’iniziativa riscuota più successo altrimenti per i giovani nati nel 2000 non ci sarà più alcun bonus su cui fare conto: si sta, pensando, infatti, di non rinnovare la misura per il 2018 proprio a causa dello scarso successo sortito.