Alzi la mano chi sa quanti sono i bonus introdotti dal Governo dapprima in considerazione della pandemia da Covid-19 e poi per il conflitto Russo-Ucraina. Nessuno o quasi, bisognerebbe andare a ritroso per analizzare le varie norme che si sono succedute negli ultimi due anni. I bonus sono stati previsti non solo per le imprese ma anche per le famiglie. Qui trovi tutti bonus che spettano a chi non ha un reddito alto.  Detto ciò, per contrastare l’aumento del costo delle bollette, corrente, gas e acqua, sono aumentate a dismisura, il DL 50/2022, decreto Aiuti, ha previsto un bonus di 200 euro in favore dei lavoratori autonomi,  il bonus richiede alcuni requisiti particolari, soprattutto in riferimento al reddito di chi intende beneficiarne.

Il DL 144/2022, decreto Aiuti-ter, grazie alla disponibilità di nuovi fondi, ha portato il bonus 200 euro a 350 euro, l’aumento non vale per tutti, infatti anche in questo caso sono richiesti specifici requisiti.

Detto cio, da poco l’INPS e le altre casse di previdenza danno la possibilità di presentare la domanda per il bonus 200 euro.

All’atto della richiesta del bonus 200 euro, colui che presenta la domanda, può attestare il possesso dei requisiti per ottenere l’ulteriore bonus di 150 euro, complessivamente l’accredito sul conto corrente è pari a 350 euro, ecco perchè si parla di bonus 350 euro partite iva.

Partendo dai requisiti richiesti per il bonus 200 euro, vediamo chi potrà ricevere in automatico l’ulteriore bonus di 150 euro.

Il bonus 150 euro per gli autonomi

E’ stato l’art.33 del dL 50/2022, decreto Aiuti, a istituire un fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi. Il fondo è destinato all’erogazione del bonus 200 euro per le partite iva.

Il provvedimento attuativo del bonus, ha meglio chiarito gli effettivi beneficiari dell’indennità.

In particolare, come riportato anche sul portale INPS riservato al bonus di 200 euro/150 euro autonomi, possono richiedere l’indennità in esame:

  • gli iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
  • iscritti alla gestione speciale dei commercianti;
  • iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
  • pescatori autonomi;
  • liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.

I suddetti soggetti, devono risultare iscritti alla cassa previdenziale di riferimento già alla data del 18 maggio, giorno di entrata in vigore del decreto Aiuti.

Inoltre, è necessario che la partita iva sia attiva e l’attività lavorativa avviata e che sia stato effettuato almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione previdenziale per la quale è richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Il bonus può essere richiesto anche da chi è iscritto alle casse di previdenza private (avvocati, commercialisti, ecc).

Nel complesso, il bonus 200 euro autonomi, spetta a chi:

  • ha percepito un reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000 euro e
  • non ha fruito del bonus 200 euro disciplinato dagli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.

Gli autonomi senza partita iva

Anche gli autonomi senza partita iva ossia i lavoratori autonomi occasionali, hanno diritto al bonus 200 euro di cui al decreto Aiuti nonchè al bonus 150 euro di cui al decreto Aiuti-ter.

In particolare, ne hanno diritto i lavoratori autonomi senza partita iva se:

  • iscritti alla Gestione separata dell’Inps alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” (18 maggio) e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie,
  • se titolari nel 2021 di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile.

Tali soggetti, possono presentare domanda all’INPS per il bonus 200 euro entro il 31 ottobre 2022. Difatti, c’è confusione su chi lo riceverà per primo da qui a fine ottobre.

Gli stessi soggetti avranno diritto anche al bonus 150 euro autonomi.

Chi riceve in automatico il bonus 150 euro?

Per quanto riguarda i titolari di partita iva, imprenditori e professionisti, questi, in fase di presentazione della domanda di bonus 200 euro, possono attestare di aver percepito un reddito complessivo 2021 non superiore a 20.000 euro. In tali casi, l’indennità sarà maggiorata di 150 euro, per un importo complessivo di 350 euro.

Per i lavoratori autonomi occasionali invece, sarà necessario attendere specifiche indicazioni da parte dell’INPS. Con molta probabilità, il bonus 150 euro sarà riconosciuto in automatico insieme al bonus 200 euro.