Al via le domande per richiedere all’INPS il bonus 200 euro partite iva. L’INPS nella giornata di ieri non solo ha aperto il canale telematico per l’invio delle istanze ma ha pubblicato anche una corposa circolare con gli opportuni chiarimenti sul bonus. In molti avevano perso le speranze di ricevere l’indennità. Infatti, il provvedimento attuativo dell’indennità è arrivato con più di due mesi di ritardo. A ogni modo, ora è possibile richiedere il bonus 200 euro e se si rispettano i requisiti previsti dal DL 144/2022, decreto Aiuti-ter, anche le ulteriori 150 euro.

Infatti, con un’unica domanda è possibile ricevere sul conto il bonifico del bonus 350 euro partite iva. Dunque, la lunga attesa è stata ripagata. Anche le varie casse previdenziali private da ieri consentono ai propri iscritti di richiedere l’indennità.

Possono presentare la domanda all’INPS, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS. Dovrà prestare attenzione chi è iscritto a più casse di previdenza.

Il bonus 200 euro per le partite iva

A prevedere il bonus 200 euro in favore di imprenditori individuali e professionisti, è stato l’art.33 del DL 50/2022, c.d. decreto Aiuti. Lo stesso decreto rimandava a uno specifico provvedimento la definizione dei requisiti, dell’importo e delle modalità per richiedere il bonus.  Il decreto Aiuti è entrato in vigore in data 18 maggio, il provvedimento attuativo del bonus è stato pubblicato solo in data 24 settembre.

A ogni modo, l’INPS è stata abbastanza tempestiva e nella giornata di ieri ha attivato il servizio per richiedere il bonus 200 euro partite iva nonché pubblicato una circolare, la n° 103,  con tutti i chiarimenti necessari per chi intende richiedere l’indennità.

Domande entro il 30 novembre. Anche l’INPS attiva la procedura

La domanda per richiedere il bonus 200 euro può essere presentata già a partire da ieri. Qui trovi il link per presentare l”istanza. Ci sarà tempo fino al 30 novembre per richiedere l’indennità.

Come accennato in premessa, in fase di presentazione della domanda, il richiedente o chi per conto suo potrà certificare di:

  • avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 e di
  • non aver fruito del bonus 200 euro disciplinato dagli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.

Attenzione, sempre in fase di presentazione della domanda, laddove il richiedente dichiari di aver percepito un reddito complessivo 2021 non superiore a 20.000 euro, l’indennità sarà maggiorata di 150 euro, per un importo complessivo di 350 euro.

A ogni modo, i richiedenti devono, rispetto alla data del 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del decreto Aiuti):

  • essere già iscritti alla gestione autonoma;
  • essere titolari di partita IVA attiva;
  • aver versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022).

Nella circolare n° 103, è spiegato che:

Per coadiuvanti e coadiutori la titolarità della partita IVA e il versamento contributivo ricadono sulla posizione del titolare della posizione aziendale. Analogamente, per i soci/componenti di studi associati, la titolarità della partita IVA dovrà essere riscontrata in capo alla società/studio associato presso cui operano.

Dunque anche i soci di società e componenti degli studi associati possono richiedere il bonus 200 euro/350 euro.