L’Agenzia delle entrate, con un comunicato del 8 giugno 2021, ha reso noti i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2020 (dichiarazione dei redditi 2020 – anno d’imposta 2019) per la destinazione del 5 per mille.

Gli elenchi degli ammessi e degli esclusi sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate all’interno dell’area tematica “5 per mille”. Gli stessi sono disposti in ordine decrescente di importo attribuito a ciascun nominativo con l’indicazione dei dati della Regione, della Provincia e del Comune in cui ha la sede legale l’ente.

5 per mille, a chi spetta?

Gli elenchi pubblicati sono comprensivi degli enti che hanno usufruito della “rimessione in bonis” prevista dall’articolo 2, comma 2 del Decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 – pdf.

L’elenco, sostanzialmente, comprende tutti gli enti destinatari del contributo ammessi in una o più categorie di beneficiari per l’anno finanziario 2020:

  • Onlus e volontariato
  • Ricerca scientifica
  • Ricerca sanitaria
  • Attività svolte dai Comuni
  • Associazioni sportive dilettantistiche
  • Attività tutela, promozione e valorizzazione beni culturali e paesaggistici
  • Enti gestori delle aree protette

La ripartizione del contributo

In totale, il 5 per mille 2020 distribuirà 520 milioni di euro ai 69.151 enti agli ammessi al riparto. In particolare:

  • 49.491 enti del volontariato, per un totale di oltre 338 milioni di euro di contributi;
  • 106 enti della ricerca sanitaria, con 78 milioni di euro;
  • 510 enti della ricerca scientifica, con 68,1 milioni di euro;
  • 10.902 associazioni sportive dilettantistiche a cui viene assegnato un importo di oltre 15,8 milioni di euro;
  • 136 enti dei beni culturali e paesaggistici per circa 2 milioni di euro;
  • 24 gli enti gestori delle aree protette a cui viene ripartita la somma di 517 mila euro.

Inoltre, a questi elenchi si aggiunge l’elenco dei 7.982 Comuni d’Italia a cui sono destinati 16,5 milioni di euro.

 

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