Dichiarare correttamente i “familiari a carico” è una delle operazioni più delicate del modello 730. Anche se non sembrerebbe.
Da questo dato dipendono sia la detrazione per carichi di famiglia (art. 12 TUIR) sia la possibilità di portare in deduzione o detrazione molte spese intestate ai familiari a carico (sanitarie, assicurazioni, istruzione, ecc.).
Con il 730 precompilato il Fisco inserisce in automatico le informazioni che riceve dalle Certificazioni uniche, dall’INPS (per l’Assegno unico) e da altre banche dati, ma l’ultima parola spetta sempre al contribuente: entro il 30 settembre 2025 può accettare, integrare o correggere il prospetto.
Vediamo quali sono le regole di base sulle detrazioni e, soprattutto, gli errori più frequenti da evitare nel 730 precompilato.
Detrazioni per familiari a carico: che cosa prevedono?
Per il 730/2025 – che fotografa i redditi 2024 – valgono ancora le collaudate regole dell’articolo 12 TUIR.
Sono a carico i familiari con un reddito complessivo non superiore a:
- 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni;
- 2.840,51 euro per tutti gli altri soggetti (compreso il coniuge).
Nel reddito complessivo rientrano anche cedolare secca, compensi in regime forfettario, redditi di capitale e somme assoggettate a imposta sostitutiva.
Di qui il primo tranello: se il figlio arrotonda con un contratto a tempo determinato, la soglia può essere superata a sorpresa, come abbiamo mostrato nell’approfondimento «Figli a carico: verifica compimento 24 anni».
Uno scarto di appena 10 euro azzera il diritto alla detrazione e rende indetraibili le sue spese sanitarie, universitarie o sportive.
Quanto vale la detrazione? È graduata in base al reddito del contribuente: più è alto il reddito, più si riduce lo sconto d’imposta, fino ad annullarsi oltre 95.000 euro.
La detrazione si divide al 50 % tra i genitori, salvo accordo per attribuirla al 100 % al genitore con reddito più elevato; soluzione utile se l’altro genitore è incapiente.
In caso di separazione conta l’affidamento: al genitore affidatario o, con affido congiunto, metà per ciascuno.
Con l’Assegno Unico e Universale (d.lgs 230/2021) le detrazioni IRPEF per i figli minorenni e per i figli fino a 21 anni si sono sostituite a partire dal 1° marzo 2022. Fatta eccezione per i figli con disabilità, che continuano a dare diritto anche alla detrazione art. 12 TUIR).
Nel 730/2023 (redditi 2022) la detrazione restava solo per i mesi di gennaio‑febbraio 2022. Nel 730/2024 (redditi 2023) e nel 730/2025 (redditi 2024) non c’è più alcuna detrazione per i figli under 21, perché l’Assegno Unico copre tutto l’anno.
Restano in vigore le detrazioni per i figli con disabilità e per gli altri familiari (coniuge, figli ≥ 21 anni se ancora a carico, genitori, suoceri, ecc.).
Le detrazioni per familiari a carico cambieranno nuovamente dalla dichiarazione dei redditi 2026.
730 precompilato: gli errori “trappola” sui familiari a carico
Ogni anno l’Agenzia carica nella precompilata i dati relativi ai familiari a carico comunicati dai sostituti d’imposta e dall’INPS come da certificazione unica.
Tuttavia l’Agenzia delle entrate invita il contribuente a verificare i dati sui familiari a carico per evitare di commettere errori.
A tal proposito l’Agenzia delle entrate ha pubblicato alcune FAQ sulla corretta gestione dei familiari a carico nel 730.
Domanda FAQ |
Risposta sintetica |
Quando il familiare viene indicato nel Prospetto dei familiari a carico della dichiarazione precompilata? | Il familiare compare se: (1) il suo codice fiscale è presente in una CU o nella dichiarazione precedente; (2) il reddito del familiare non supera € 2.840,51 (o € 4.000 per figli ≤ 24 anni); (3) i dati anagrafici sono completi e coerenti. |
Quali oneri sostenuti per i familiari a carico vengono indicati nella dichiarazione precompilata? | Sono riportate spese sanitarie, universitarie, premi assicurativi, contributi previdenziali e altre spese detraibili/deducibili intestate ai familiari dichiarati a carico. |
Perché non trovo le spese per oneri sostenuti nell’interesse di mio figlio? | Le spese non appaiono se il figlio non risulta a carico (soglia reddito superata) o se il suo codice fiscale non è indicato nel prospetto dei familiari a carico. |
Se nel prospetto Familiari a carico non è presente il codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico, devo inserirlo autonomamente? | Sì: il codice fiscale del coniuge va sempre indicato, anche se non è fiscalmente a carico, per evitare scarti telematici e incongruenze. |
Nel foglio riepilogativo il codice fiscale del familiare a carico riportato nella CU risulta “non utilizzato”. Cosa significa? | La detrazione non è stata applicata perché il familiare supera la soglia di reddito o i mesi a carico non sono stati indicati; è necessario verificare e, se spettante, correggere. |
Perché i mesi a carico del familiare risultano pari a zero nel prospetto? | Se la CU non contiene l’informazione sui mesi o se il familiare è stato inserito solo per parte dell’anno, occorre indicare manualmente da 1 a 12 mesi nel prospetto precompilato. |
Riassumendo.
- Soglie di reddito-Figli ≤ 24 anni: massimo 4.000 € annui. Tutti gli altri familiari (incl. coniuge): massimo 2.840,51 €. Bastano pochi euro in più per perdere l’intera detrazione e ogni spesa collegata.
- Effetti dell’Assegno Unico – Dal 1° marzo 2022 le detrazioni IRPEF per figli under 21 sono sostituite dall’Assegno Unico (restano solo per figli con disabilità). Nei 730/2024 e 730/2025 non troverai più queste detrazioni.
- Dati precompilati: chi compare e perché-Il familiare appare nel prospetto solo se: il suo codice fiscale è in una CU o nella dichiarazione precedente; non supera le soglie di reddito; i dati anagrafici sono corretti.
Spese mediche, universitarie, assicurative ecc. sono caricate solo se il familiare è presente.
- Errori “trappola” più frequenti – Figlio/coniuge con reddito oltre soglia lasciato a carico. Mesi a carico indicati male (zero o 12 per default). Codice fiscale del coniuge non a carico omesso. Figlio che compie 24 anni: soglia sbagliata per i mesi successivi. Familiare indicato ma risultato “non utilizzato” nel riepilogo CU.
- Cosa fare prima dell’invio (scadenza 30 settembre 2025)-Controlla CU e altri redditi di ogni familiare. Inserisci o correggi mesi a carico (1‑12). Aggiungi il codice fiscale del coniuge anche se non a carico. Verifica che tutte le spese dei familiari davvero a carico compaiano; altrimenti integrale manualmente.
Ho un figlio disabile al 100×100 e l’ INPS nella CU non ha sbarrato la lett. D. Vorrei modificare nella precompilata ma il sistema nella parte per inserire la lett. D non lo consente. Cosa posso fare. Grazie