I dati Eurostat pubblicati oggi ci forniscono uno spaccato assai interessante sulla composizione delle famiglie europee, italiane comprese. In tutta la UE, i nuclei familiari risultavano pari a 220 milioni di unità nel 2016, in aumento dalle 199 milioni di 10 anni prima. Di queste, il 4,4% sono single con figli (dal 4% del 2006), il 33,1% single senza figli (29,3%), il 20,1% coppie con figli (20,3%), il 24,9% coppie senza figli (23,9%), il 17,6% è dato da altre tipologie di famiglie con o senza figli (20,4%).

E in Italia? Le famiglie sono da noi 25,8 milioni, in crescita dalle 23,4 milioni del 2006.

Facendo un rapporto con la popolazione residente, si scopre che la famiglia-tipo in Italia sarebbe composta da appena 2,35 componenti, in calo dai 2,48 di 10 anni prima, sostanzialmente in linea con il dato medio europeo. Nel nostro paese, i single con figli rappresentano il 2,8% del totale delle famiglie (da 2,1%), mentre i single senza figli sono esattamente il 33% (28,7%), le coppie con figli il 21,3% (23,5%), le coppie senza figli il 20,3% (20,2%), altri 22,7% (25,6%). (Leggi anche: Allarme demografico per l’Italia: fuori dalla top 30 nel 2050)

Famiglie italiane sempre più piccole

Dunque, poco più di un quinto delle famiglie italiane sarebbe composto dalla tipica coppia con figli, mentre i single senza figli fanno la parte del leone con un terzo del totale, esattamente come nella media UE. La percentuale maggiore di single senza figli si ha in Svezia con il 51,8%, mentre la più bassa in Slovacchia con il 22%. La maggiore presenza di coppie con figli si ha, invece, in Irlanda con il 27,9%, la più bassa in Lituania con il 14,2%.

Questi numeri ci spiegano che in Italia vi sarebbero 8,5 milioni di single senza figli, poco più di un nono del totale in Europa e in aumento di quasi 1,8 milioni di unità in un decennio. Le coppie con figli ammontano complessivamente a 5,5 milioni, mentre quelle senza figli a più di 5,2 milioni. Infine, i single con figli sono qualcosa come 720.000 persone, con un’incidenza nettamente inferiore alla media europea.

(Leggi anche: Famiglie italiane troppo liquide, sfiducia verso il futuro?)