Il Dipartimento dell’Energia di Washington ha appena pubblicato i dati relativi alle scorte di petrolio per la settimana scorsa negli USA, stimate in crescita di 8,17 milioni di barili a 466,678 milioni di barili, il nuovo record storico. Le attese erano per un aumento di 5,6 milioni, stando a un sondaggio condotto da Wall Street Journal, mentre l’American Petroleum Institute stimava una crescita di 4,8 milioni. Si tratta dell’undicesimo aumento consecutivo su base settimanale. Il dato conferma la corsa delle compagnie petrolifere americane ad accumulare scorte, in attesa di rivenderle a un prezzo più alto e prima che i serbatoi in America si riempiano, come sembrano suggerire alcune previsioni.

La reazione del mercato potrebbe essere negativa, se com’è probabile, il dato delle scorte prevarrà su quello del deprezzamento di oggi del dollaro contro l’euro. Il rischio, infatti, è che riempiti i serbatoi, le compagnie dovranno per forza immettere sul mercato tutta la quantità di greggio prodotto ogni giorno, aumentando l’offerta globale, pari a 1,5-2 milioni di barili al giorno, facendo scendere ulteriormente le quotazioni. Nelle ultime 2 settimane, gli USA hanno accelerato l’accumulo di scorte al ritmo di circa 1,75 milioni di barili al giorno in media, quasi il doppio delle settimane precedenti.   APPROFONDISCI – Petrolio, quotazioni volatili su scorte USA e Cina e pessimismo dell’OPEC Petrolio a 20 dollari al barile? Per Bloomberg è possibile, c’è l’allarme scorte USA