Anche per questo mese, MutuiSupermarket ci ha gentilmente concesso i dati relativi ai migliori mutui a maggio offerti dalle banche in Italia. Ci concentreremo sulle surroghe, che stanno scaldando il mercato in questa fase di forti difficoltà delle famiglie, molte delle quali hanno potuto tornare a lavorare solo da questo lunedì. Simulando un mutuo da 140.000 euro a 20 anni e garantito da un immobile a Milano di valore commerciale doppio, scopriamo che le migliori offerte a tasso fisso sono di Credit Agricole, IWBank e Ubi Banca, con la prima a fissare una rata di 618,57 euro al mese, le altre due a 622,23 euro.

Coronavirus, un macigno che si abbatte su mutui, surroghe e compravendite immobiliari

Concentrandoci sulle surroghe a tasso variabile, sempre a 20 anni e alle condizioni di cui sopra, otteniamo che le migliori offerte siano nell’ordine di Intesa Sanpaolo, Unicredit e IWBank. Con la prima, la rata viene 609,48 euro (TAEG 0,57%, TAN 0,44% e spread dello 0,90% sull’Euribor a 1 mese). Con la seconda, sale a 615,17 euro (TAEG 0,58%, TAN 0,53% e spread dello 0,80% sull’Euribor a 3 mesi). Infine, rata di 618,20 euro con TAEG 0,59%, TAN 0,58% e spread dello 0,85% sull’Euribor a 1 mese.

Grazie alla politica monetaria ultra-espansiva adottata dalla BCE in reazione alla crisi economica provocata dall’emergenza Coronavirus, i tassi di mercato si sono schiantati negli ultimi mesi nell’Eurozona, pur con andamento diverso a seconda delle scadenze. I benefici potenzialmente maggiori arriverebbero dal comparto dei mutui a tasso fisso, perché questi sono agganciati all’Eurirs alle varie scadenze, mentre i mutui a tassi variabili sono agganciati all’Euribor da 1 a 12 mesi e i cui livelli sono persino risaliti nelle ultime settimane, risentendo dei minori rischi percepiti nell’area dopo gli interventi della BCE per spegnere focolai di tensione finanziaria. Sappiamo, infatti, che l’Euribor segue l’andamento dei Bund della Germania, classici beni rifugio.

Risparmi potenziali enormi con mutuo a 30 anni a tasso fisso

Invece, da inizio anno registriamo una discesa di 27 punti base per l’Eurirs a 10 anni, di 49 per quello a 20 anni e di ben 60 per il 30 anni. Quest’ultimo è passato in negativo e si aggirava a inizio settimana al -0,02%. Se oggi accendessimo un mutuo a tasso fisso a 30 anni, qualora le banche si fossero adeguate al mutamento dei tassi di questi mesi, rispetto all’inizio dell’anno pagheremmo una rata mensile di oltre 28 euro più bassa, pari a circa 340 euro risparmiati in un anno e a 10.188 euro in 30 anni. Dunque, in appena quattro mesi avremmo avuto modo di tagliare la spesa per gli interessi nell’arco del periodo di ammortamento di oltre 10.000 euro.

Le cose, però, non starebbero effettivamente così, passando dai calcoli teorici alla pratica. Il perché ce lo spiega sempre il report mensile di MutuiSupermarket, che a maggio registra aumenti di tassi e spread per alcune banche. BNL ha ritoccato i tassi fissi fino a 15 punti base e i tassi variabili fino a 20; Deutsche Bank ha aumentato gli spread fino a ben 40 punti base per i mutui a tasso fisso e fino a 20 per quelli a tasso variabile. E’ chiaro cosa stia accadendo: i tassi collassano, specie per i mutui a tasso fisso, per cui le banche allargano gli spread per evitare di subire un restringimento eccessivo dei margini e di finire a prestare denaro quasi gratis. E di questi tempi, con i rischi crescenti di inadempienza dei clienti, meglio non eccedere con le offerte imperdibili, anche perché già i mutui bloccati a seguito della pandemia stanno rallentando il ritorno degli investimenti effettuati con le erogazioni.

Mutui: record di surroghe, rallentano compravendite ed erogazioni

[email protected]