Barcellona reimpone il coprifuoco da questo fine settimana dopo il boom dei contagi da Covid registrati negli ultimi giorni. La situazione in Spagna è diventata allarmante, con il numero dei casi giornalieri esploso in direzione 30.000. E’ la variante Delta a incidere sul boom, sebbene il numero dei decessi continui a scendere un po’ ovunque, così come i ricoveri per i casi più gravi.

Ma i governi europei vogliono evitare di ritrovarsi dinnanzi a uno scenario simile a quello di un anno fa, quando dopo l’estate si resero necessari nuovi “lockdown” per frenare la seconda ondata dei contagi e l’impennata dei decessi.

La Germania, dilaniata tra l’altro dall’alluvione in Renania-Palatinato e NordReno-Vestfalia, ha diramato una lista nera di paesi verso cui è sconsigliato viaggiare. Si tratta delle confinanti Olanda e parte della Danimarca (Copenaghen), così come la Grecia.

Preoccupa particolarmente la situazione nei Paesi Bassi, dove il numero dei contagi si è portato a oltre 10.000 al giorno, in netto rialzo dal minimo sotto i 600 toccato a fine giugno. Per non parlare del Regno Unito, dove probabilmente complice lo svolgimento di buona parte degli incontri agli europei di calcio, i casi sono saliti verso i 50.000 al giorno, ai massimi da gennaio, mese nero per la pandemia a Londra.

Variante Delta e rischio restrizioni ad agosto

La variante Delta minaccia già la ripresa del turismo. Sebbene le vaccinazioni di massa stiano tenendo bassissimo il numero dei morti e dei ricoveri, ai governi non sfugge che esiste una parte rilevante della popolazione a rischio non ancora coperta da alcun siero. Si tratta di molti over 60, in particolare, restii a vaccinarsi. Per questo, paesi come la Francia stanno sfoderando l’arma del green pass per accedere ai luoghi della socialità, mentre altri come la Germania hanno sinora escluso il ricorso a una simile opzione.

L’Italia ha già davanti a sé il dilemma dei colori da assegnare alle regioni nelle prossime settimane. Veneto, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia rischiano di passare in giallo. Se così fosse, in piena stagione turistica, cioè a partire da fine luglio, dovrebbero imporre il coprifuoco. Sarebbe un grosso danno alle rispettive economie. I governatori stanno facendo pressione sul governo Draghi, affinché muti i criteri per rientrare in zona gialla. Anziché monitorare il semplice numero dei contagi rispetto alla popolazione, sostengono che bisognerebbe guardare ai ricoveri, specie in terapia intensiva. Ma quell’indice Rt prossimo all’unità suona l’allarme vacanze. Agosto potrebbe sancire il ritorno di alcune restrizioni anti-Covid.

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