Dalla terra delle notizie stravaganti, si apprende che il prezzo di acquisto dei nuovi iPhone di Apple, il modello 6S e quello 6S Plus, costano in Venezuela più di 700.000 bolivar, che al cambio ufficiale di 6,30 farebbero oltre 111.000 dollari, più del doppio del prezzo di vendita di inizio estate. Se vi sembra una pura follia, avete ragione. In effetti, già da parecchi mesi il sistema dei prezzi nel paese non ha alcuna razionalità formale, perché è inficiato da un cambio tenuto irrealisticamente alto, quando al mercato nero un dollaro si scambia in queste ore contro quasi 800 bolivar.

Se utilizzassimo quest’ultimo parametro, scopriremmo, dunque, che il prezzo effettivo di un iPhone 6S in Venezuela è in linea con quelli applicati nel resto del mondo, ossia pari a meno di 880 dollari.   APPROFONDISCI – https://www.investireoggi.it/economia/il-venezuela-verso-liperinflazione-e-un-iphone-6-costa-quasi-48-mila-dollari/  

Crisi bolivar rende insensato il cambio ufficiale

Che cosa significa tutto questo? Che nessuno crede al cambio ufficiale imposto dal governo, nemmeno il governo stesso, che ormai lo utilizza solo per importare cibo e medicine dall’estero, prevedendo altri 2 cambi legali per il resto delle importazioni. Il più utilizzato, ma che vale meno del 5% della domanda complessiva di dollari, è il Simadi, che scambia un biglietto verde contro quasi 200 bolivar. Resta il fatto che servirebbero quasi 100 volte il salario minimo per acquistare l’ultima creatura della Apple, dato che da luglio questi risulta innalzato a 7.421,68 bolivar al mese, che al cambio ufficiale farebbero 1,174 dollari, ossia i venezuelani godrebbero tra i livelli minimi salariali più alti al mondo, quando in realtà tale importo corrisponderebbe ad appena 9,30 dollari, utilizzando il cambio illegale, ma considerato molto prossimo alla realtà.   APPROFONDISCI – https://www.investireoggi.it/economia/lamerica-latina-e-il-cambio-giusto-venezuela-colombia-ed-ecuador-a-confronto/  

Inflazione Venezuela è tragicamente altissima

Ci sarebbe da ironizzare, se la situazione non fosse tragica. LatinFocus stima al 151,8% il tasso d’inflazione del Venezuela a fine 2016, contro una media del 16,5% in America Latina.

Ad aggravare la crisi valutaria, che in questa fase sta colpendo un pò tutto il Sud America, è il forte calo dei prezzi delle materie prime, di cui l’area è produttrice. Ciò sta deteriorando il saldo delle partite correnti di questi paesi, con conseguenze negative sui cambi. Il Venezuela ha un bolivar fissato a un rapporto stabile contro il dollaro, ma tenuto artificiosamente sopravvalutato di oltre il 99% rispetto ai fondamentali. Ciò sta determinando l’impazzimento del sistema dei prezzi, mentre il disincentivo provocato alla produzione interna dai prezzi amministrati per gran parte dei beni primari e l’impossibilità di trovare dollari a sufficienza per importare prodotti dall’estero stanno facendo crollare l’offerta, surriscaldando senza sosta il tasso d’inflazione.   APPROFONDISCI – https://www.investireoggi.it/economia/venezuela-lanno-orribile-delleconomia-tra-recessione-e-inflazione-vicina-al-200/