Il Gruppo Ferrero ha fatto il botto. In appena tre settimane, ha incassato ben 8 milioni di euro dalla vendita di 2,6 milioni di confezioni di Nutella Biscuits, i biscotti con crema di Nutella. Considerato che ciascuna confezione ne contiene 22, di biscotti ne sono stati già sgranocchiati 57 milioni. Di questo passo, l’obiettivo degli 80 milioni di fatturato annuo verrà abbondantemente superato. A questi ritmi, infatti, il prodotto fatturerebbe quasi 140 milioni in un solo anno. Certo, resta da vedere se la velocità di vendita rimanga la stessa, ma per il momento sembra quasi una mania, se è vero che l’indice di rotazione risulti di 2,2 volte superiore a quello riscontrato per altri prodotti simili dello stesso colosso alimentare di Alba.

In altre parole, i biscotti alla Nutella stanno andando letteralmente a ruba, tant’è che sugli scaffali dei supermercati tendono a sparire presto. Durante la prima settimana, ne sono stati venduti solamente per 27.000 confezioni, ma già nella seconda settimana si superava il milione di confezioni, per arrivare a 1,5 milioni nella terza settimana. Ora, dovremmo dedurre che si tratti di una squisitezza quasi unica. E’ davvero così o dietro c’è una campagna di marketing efficace?

Biscotti Nutella di Ferrero spopolano, ormai introvabili in alcuni supermercati

Quando di mezzo c’è la Ferrero, difficile immaginare il flop. Eppure, un prodotto simile il colosso del made in Italy lo aveva lanciato nel non lontano 2015. Vi ricordate i Nutella B-ready? Se la risposta è no, confermate il fallimento di quello snack, una cialda farcita di crema, che ai più non piacque. Come mai? A leggere i giudizi di consumatori ed esperti, quei biscotti risultarono troppo calorici (95 chilocalorie ciascuno) e malgrado cala presenza per il 76% di crema, le nocciole rispetto alla mini-merenda da 19,1 grammi si sentivano poco. Per non parlare della confezione un po’ ingombrante, dalle dimensioni stimate circa il doppio del necessario.

I concorrenti Baiocchi Mulino Bianco

Il successo di un prodotto alimentare è frutto di tante cose. E il Nutella B-ready non ha funzionato, tanto che la Ferrero ha dovuto reagire con l’invenzione di un altro snack, il cui riscontro sul mercato sta avendo tutt’altro destino. Senz’altro, non si tratterebbe di quantità di Nutella superiore, se è vero che i nuovi biscotti pesino quasi 14 grammi e che la crema vi incida per il 40%. E sul piano delle calorie, siamo a 513 ogni 100 grammi, non proprio così leggeri come penseremmo, seppure di più della versione del 2015. Di fatto, un biscotto equivale a una zolletta di zucchero.

E la tempistica del lancio non appare casuale. Tra meno di un mese è Natale e in Italia questa festività, lo sappiamo, significa abbuffate a tavola, di dolci particolarmente. I Nutella Biscuits batteranno la concorrenza, accelerando le vendite? I principali avversari sono i Baiocchi Mulino Bianco di Barilla, altro colosso alimentare italiano. Ebbene, questi si mostrano sul piano nutrizionale non molto dissimili, a parte che contengono zucchero per il 21,5% contro il 35%. Anch’essi risultano abbastanza calorici (511 calorie per 100 grammi). Ma la crema incide per il 26,5% contro il 40% e le nocciole pesano 6,6 grammi contro i 5,2 della Ferrero.

Parma sta cercando di insidiare Alba proprio sulla crema di nocciole e a inizio anno ha lanciato la sua versione spalmabile Pan di Stelle, rivendicando l’assenza nel prodotto dell’olio di palma, che Ferrero continua a utilizzare, sostenendo sia che non sarebbe nocivo alla salute dei consumatori (e non lo è, a meno di ingerirne in grosse quantità quotidiane e a certe temperature), sia che la Nutella non avrebbe lo stesso gusto e la stessa consistenza senza. Da qui, la risposta sotto Natale con i biscotti. A fine anno, i risultati delle vendite ci diranno chi tra i due snack avrà primeggiato a tavola.

Di sicuro ci sarà il trionfo del made in Italy.

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