Dobbiamo parlare di Streaming Community, altro che “pezzotto”

Streaming Community è stato bloccato in Italia, ma il sito riappare su nuovi domini: utenti a rischio multe fino a 5.000 euro.
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2 settimane fa
2 minuti di lettura
streaming community

Altro che pezzotto, dobbiamo parlare di un sito che a quanto pare sta catturando sempre maggiore attenzione in Italia. Streaming Community, uno dei siti più popolari tra gli utenti italiani per guardare film e serie TV in streaming gratuito, è stato ufficialmente bloccato dalle autorità. Il portale offriva migliaia di contenuti protetti da copyright senza alcuna autorizzazione, violando apertamente la legge sul diritto d’autore. La chiusura non è soltanto un colpo per il mondo della pirateria digitale, ma rappresenta anche un serio avvertimento per gli utenti: accedere a contenuti illegali non è privo di conseguenze, e le sanzioni possono essere molto salate.

Cos’era Streaming Community e perché era così popolare

Precisiamo, prima di continuare, che nel frattempo i gestori hanno già trovato un nuovo dominio, ma immaginiamo verrà bloccato anche questo a breve. Del resto, Streaming Community era diventato uno dei principali siti di riferimento per chi cercava film, serie TV e persino documentari in streaming gratuito. Grazie a un’interfaccia semplice, una vasta offerta aggiornata e la possibilità di vedere i contenuti in HD senza registrazione, aveva attirato milioni di utenti. Il sito però operava in completa violazione del diritto d’autore. Caricava e diffondeva opere cinematografiche e televisive senza licenza, causando danni ingenti all’industria audiovisiva e agli operatori legali del settore.

Il sito risulta ufficialmente oscurato a seguito di un’ordinanza del Tribunale di Milano, su richiesta della FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali). Il provvedimento ha imposto il cosiddetto “blocco dinamico”, obbligando i provider italiani a impedire l’accesso al sito anche se cambiasse indirizzo.

A differenza di altri recenti interventi, il blocco non è avvenuto tramite la piattaforma Piracy Shield – attualmente utilizzata per contrastare la pirateria di eventi sportivi in diretta – ma attraverso un’azione diretta della magistratura. Gli utenti che tentano oggi di accedere a Streaming Community sono reindirizzati a una pagina della Guardia di Finanza che segnala l’illegalità dell’operazione e avverte che l’indirizzo IP dell’utente potrebbe essere stato registrato.

Le sanzioni: multe fino a 5.000 euro

Chi utilizza siti di streaming pirata non è più al sicuro. In Italia, la normativa è chiara: chi fruisce consapevolmente di contenuti protetti da copyright senza averne titolo può incorrere in sanzioni amministrative molto pesanti.

Negli ultimi mesi, oltre 2.000 utenti sono già stati multati. Le sanzioni partono da 154 euro e possono arrivare fino a 5.000 euro, in base alla gravità del comportamento e alla recidiva. Secondo gli esperti legali, non è sufficiente visitare il sito per essere puniti, ma basta aver avviato lo streaming di contenuti illegali per essere considerati responsabili.

Il tracciamento avviene tramite l’individuazione degli indirizzi IP: una volta identificati, le autorità possono risalire ai nominativi degli utenti attraverso i provider internet. In casi estremi, se l’utente ha distribuito o condiviso i contenuti, può anche scattare la responsabilità penale.

Stop Streaming Community. Un segnale forte contro la pirateria

Il blocco di Streaming Community non è solo un caso isolato.

Fa parte di una strategia più ampia di contrasto alla pirateria digitale. Le autorità italiane, in collaborazione con le associazioni del settore, stanno intensificando le operazioni contro i portali illegali, ma anche contro chi ne fa uso.

Il messaggio è chiaro: la fruizione illegale di contenuti audiovisivi danneggia gravemente l’industria culturale, riduce l’occupazione nel settore, e viola i diritti di chi quei contenuti li produce. Oggi esistono numerose piattaforme legali, gratuite o a basso costo, per vedere film e serie TV in modo sicuro e rispettoso delle regole.

Guardare un film gratis può sembrare un gesto banale, ma può costare caro. Il caso di Streaming Community dimostra che la lotta alla pirateria è concreta, che le tecnologie di tracciamento sono sempre più avanzate, e che le multe – salate e reali – colpiscono anche l’utente finale. Evitare i siti illegali non è solo una questione di rispetto delle leggi, ma anche di buon senso.

Riassumendo

  • Il sito originale di Streaming Community è stato bloccato dal Tribunale di Milano per pirateria.
  • I gestori hanno riaperto il portale su un nuovo dominio, streaming-community.prof
  • Chi accede rischia comunque multe da 154 a 5.000 euro, anche se il sito è ancora raggiungibile.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

4 Comments

  1. e quando sarebbe stato chiuso??? e raggiungibile normalmente senza nessuna operazione nascosta vpn o cambio dns.e liberamente disponibile.

    Ma perche pubblicate articoli fake??’

  2. Ma bloccato cosa? Basta avere i DNS giusti. Ho l’impressione che molti siti stiano diffondendo queste notizie sulle multe come campagna pubblicitaria voluta dalla FAPAV

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