Detrazioni spese scolastiche: dal 2025 puoi ottenere 200 euro in più

Dal 2025 aumentano le detrazioni per le spese scolastiche, così le famiglie potranno ottenere fino a 200 euro in più. Ecco cosa aspettarsi.
7 giorni fa
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Detrazioni spese scolastiche
Foto © Pixabay

Dal 2025 è possibile ottenere fino a 200 euro in più sulle detrazioni per le spese scolastiche. Come canta Jovanotti con il brano Salvami: “La foto di gruppo, il primo giorno di scuola, libertà di movimento, libertà di parola. Le otto principesse e i settecento nani, le armi, gli scudi, i diritti umani, i corvi che gracchiano “Rivoluzione!“. La scuola è da sempre considerata un simbolo di speranza per il futuro. Si tratta, infatti, del luogo dove si impara la libertà di parola, si costruiscono relazioni e si pongono le basi per diventare cittadini consapevoli.

Oltre ai tanti benefici che porta con sé, non si può non pensare a come gravi spesso in modo molto pesante sulle tasche delle famiglie.

Tra libri, materiali scolastici, trasporti e attività extrascolastiche, infatti, il costo dell’istruzione diventa spesso un ostacolo insormontabile, rischiando di compromettere quel diritto universale che dovrebbe essere garantito a tutti. Proprio al fine di andare incontro alle esigenze delle famiglie maggiormente in difficoltà dal punto di vista economico, lo Stato mette puntualmente in campo delle misure ad hoc.

Detrazioni spese scolastiche: dal 2025 puoi ottenere 200 euro in più

Attraverso la Legge di Bilancio 2025 sono state introdotte significative novità in ambito fiscale per quanto concerne le agevolazioni concesse alle famiglie italiane che sostengono spese legate all’istruzione dei figli. Entrando nei dettagli, come si evince dal comunicato stampa datato 29 maggio 2025 dell’Agenzia delle Entrate:

“Le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado sono detraibili dall’imposta lorda nella misura del 19% per un importo annuo non superiore a 1.000 euro per alunno o studente. Fino al 2024 il tetto di spesa su cui applicare la detrazione era pari a 800 euro”.

Con l’ultima Manovra, quindi, è stato previsto un incremento della soglia di detrazione per le spese scolastiche da quota 800 euro a 1.000 euro.

In questo modo per ogni figlio è possibile beneficiare di una detrazione fino a 190 euro, ovvero il  19% di 1.000 euro, anziché 152 euro, ovvero il 19% di 800 euro. A conti fatti , pertanto, per ogni studente si ha diritto a ben 38 euro in più di detrazione.

L’impatto di tale novità, è bene sottolineare, non sarà immediato. Tale cambiamento, infatti, entrerà in vigore con la dichiarazione dei redditi dell’anno 2026, relativa al periodo d’imposta del 2025. Un intervento indubbiamente importante, volto ad alleggerire il carico fiscale delle famiglie.

Istruzione tra diritto e costi: cosa si può detrarre e cosa no

Soffermandosi sempre sulle spese scolastiche è importante sapere che non tutte possono essere portate in detrazione. Entrando nei dettagli, come riportato anche sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito non sono detraibili le spese inerenti l’acquisto dei libri di testo, di materiali di cancelleria, zaini, astucci e cartelle. È possibile portare in detrazione, invece, le tasse di iscrizione e frequenza, i contributi versati per i corsi e laboratori di lingue, teatro, musica e altre attività, a patto che siano organizzati dalle scuole frequentate.

Ma non solo, si ha diritto alla detrazione per le spese sostenute per il trasporto scolastico, la mensa scolastica, le gite scolastiche e, generalmente, tutte le attività culturali e ricreative svolte con l’intento di ampliare l’offerta formativa. In caso di dubbi si invita a consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi ad un Caf o ad un professionista abilitato per ottenere informazioni più dettagliate in merito.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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