Ancora una volta si torna a parlare della Carta Dedicata a Te, cioè del popolare sussidio erogato una tantum alle famiglie meno abbienti ormai da due anni. Con un unico strumento, chiamato appunto Carta Dedicata a Te, vengono fusi tre diversi interventi che in genere riscuotono interesse. Parliamo di una specie di bonus trasposti, bonus benzina e bonus spesa. Perché con la Carta Dedicata a Te chi la ottiene può spendere i soldi solo per questo genere di esigenze. La conferma per il 2025 di questo strumento è ufficiale. Le date di accredito del benefit però sono ancora vaghe, anche se con ogni probabilità e seguendo la logica che ha accompagnato la Carta Dedicata a Te negli anni, siamo in prossimità delle nuove ricariche.
Come rientrare nella Carta Dedicata a Te, nuova domanda all’INPS adesso
La nuova ricarica della carta Dedicata a Te con ogni probabilità arriverà ai beneficiari tra fine agosto e inizio settembre 2025. Anche senza conferme ufficiali, esattamente come avvenuto nel 2024, sarà tra fine estate e inizio autunno che gli interessati avranno a disposizione i nuovi fondi sulla carta in loro possesso per chi vi è rientrato pure l’anno scorso. O sulla nuova card per chi si trova adesso a rientrare per la prima volta.
I fondi che verranno accreditati, che siano pari a 500 euro come lo scorso anno o di meno visto che le dotazioni inserite a bilancio per la misura sono inferiori al 2024, saranno da usare per le solite cose. Quindi, per acquisto di beni alimentari di prima necessità, rifornimento di carburanti alla colonnina o per abbonamenti per il servizio di trasporto pubblico collettivo.
Ecco come funziona la Carta Dedicata a Te tra ISEE ordinario e ISEE corrente
Dal punto di vista dei requisiti per la Carta Dedicata a Te nulla cambia rispetto alle ricariche 2023 e 2024. Infatti è necessario avere un ISEE in corso di validità entro la soglia massima di 15.000 euro. Non si presenta domanda per la Carta Dedicata a Te ma come vedremo un adempimento per tanti diventa obbligatorio da fare proprio in queste settimane.
In attesa della pubblicazione del decreto attuativo oggi ancora assente e che presto sarà pubblicato per il via effettivo alla nuova stagione delle ricariche, ecco che è necessario capire alcune cose per evitare di essere esclusi dal sussidio.
Come detto non serve domanda.
L’INPS infatti in base ai requisiti previsti indica ai vari Comuni quali sono i contribuenti che si trovano dentro il perimetro utile alla misura. Una sorta di graduatoria da cui poi i Comuni, in base alle dotazioni loro assegnate, potranno liquidare le ricariche fino ad esaurimento risorse. I requisiti oltre ad un ISEE 2025 inferiore a 15.000 euro, sono quelli della composizione del nucleo familiare e della non fruizione di altri aiuti di Stato come la Naspi, l’Assegno di Inclusione o il Supporto Formazione e Lavoro. La composizione del nucleo familiare diventa fondamentale alla pari del valore dell’ISEE per scalare la graduatoria e rientrare nello strumento.
Ecco cosa sono chiamati a fare alcuni contribuenti adesso
Attenzione all’ISEE però. Come detto deve essere in corso di validità. E chi adesso ha un ISEE corrente, cioè ha prodotto due DSU quest’anno, una per l’ISEE ordinario e l’altro per la versione più corrispondente alla realtà patrimoniale e reddituale di oggi di una famiglia, deve correre ai ripari. Per rientrare in quella graduatoria da cui poi i Comuni estrapoleranno i beneficiari, va ricordato che l’ISEE corrente vale 6 mesi. Facciamo un esempio per capire meglio ciò che accade. Una famiglia ha un ISEE ordinario da 16.000 euro e per questo è escluso dalla Carta Dedicata a Te.
L’ISEE 2025 fa riferimento ai redditi e ai patrimoni di un nucleo familiare del 2023. Se nel 2024 e nel 2025 questa famiglia ha visto peggiorare la propria situazione, con cali reddituali ingenti o patrimoniali altrettanto pesanti, con l’ISEE corrente può abbassare il valore ISEE. E se questa famiglia grazie all’ISEE corrente scende a 9.000 euro, rientra nella Carta Dedicata a Te. Evidente che per quanto detto prima sulla validità dell’ISEE corrente, chi lo ha fatto a gennaio, a luglio dovrà rinnovarlo. Perché dopo i 6 mesi l’ISEE corrente scade ma può essere rinnovato per renderlo quello in corso di validità fino alla fine del 2025. Altrimenti, nel caso in cui non si provvede a questo, l’ISEE in corso di validità torna ad essere quello ordinario, che superando il limite massimo previsto per la Carta Dedicata a Te, esclude la famiglia dal beneficio.