C’è di nuovo la quota 100 per la pensione? Ecco la verità

Ultimo anno ancora possibile, ecco perché c’è di nuovo la quota 100 per la pensione nel 2025, ma solo per pochi e ancora per poco.
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3 settimane fa
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quota 100 pensione
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Negli ultimi anni, si sono introdotte numerose misure di pensionamento. Anche in assenza di una vera riforma strutturale del sistema previdenziale italiano. Pur senza interventi radicali, diversi strumenti sono ora presenti nel quadro normativo, contribuendo in parte a smorzare le rigide regole della riforma Fornero.

Una di queste, però, è stata senza dubbio la più rilevante. Non fosse altro perché prevedeva, nei suoi requisiti e meccanismi, le condizioni più favorevoli per i contribuenti. Si tratta della misura nota come Quota 100, che – dati alla mano – è stata quella che ha consentito il maggior numero di pensionamenti dal 2019 ad oggi.

Molti oggi si chiedono: c’è di nuovo Quota 100 per la pensione? Una domanda più che legittima, soprattutto quando questa misura viene citata in relazione alla cristallizzazione del diritto.

C’è di nuovo la quota 100 per la pensione? Ecco la verità

Cominciamo col chiarire cosa significa cristallizzazione del diritto alla pensione. Con questa espressione si indica uno strumento previdenziale secondo cui, una volta maturati tutti i requisiti entro una certa data, il diritto alla prestazione resta valido anche negli anni successivi, anche se la misura nel frattempo è stata modificata o abrogata.

In altre parole, chi ha maturato il diritto può esercitarlo anche in futuro, indipendentemente dal fatto che la misura non esista più o sia stata modificata nei requisiti.

Un esempio pratico: chi ha maturato il diritto alla Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2023, ha diritto a un calcolo pensionistico più favorevole, secondo il metodo retributivo. Dal 1° gennaio 2024, infatti, la prestazione si calcola invece con il metodo contributivo.

Dunque, chi ha cristallizzato il diritto entro fine 2023 potrà beneficiare di condizioni più vantaggiose, anche se va in pensione in un secondo momento.

Tornando alla domanda iniziale – c’è di nuovo Quota 100? – deve essere chiarito che le cose sono diverse. Quota 100 non è tornata, ma può ancora essere esercitata da chi ha cristallizzato il diritto. Questo è l’ultimo anno utile per farlo.

Ultima chiamata per la cristallizzazione del diritto alla misura per quotisti

La pensione con Quota 100 era decisamente più conveniente sotto diversi aspetti rispetto all’attuale Quota 103. La introdusse nel triennio 2019-2021 il primo governo Conte, con Movimento 5 Stelle e Lega in maggioranza. Entrò in vigore con il Decreto Legge n. 4 del 2019, lo stesso che conteneva anche la Pace Contributiva e soprattutto il Reddito di Cittadinanza.

I requisiti erano più accessibili: bastavano 62 anni di età e 38 anni di contributi, contro i 41 anni richiesti per Quota 103. Inoltre, non vi era alcun tetto massimo all’importo della pensione.

Per confronto: con Quota 103, fino al 2023 la prestazione non poteva superare 5 volte il trattamento minimo INPS. Dal 2024, il limite si è ridotto a 4 volte. Con Quota 100, invece, nessun vincolo: l’importo era calcolato in base ai contributi effettivamente versati.

Ma quindi, esiste ancora Quota 100 oggi? La risposta è no: la misura è abrogata. Tuttavia, può ancora essere esercitata da chi, entro il 31 dicembre 2021, aveva già compiuto 62 anni ed era in possesso di 38 anni di contributi.

Per ragioni puramente anagrafiche, chi si trovava in questa condizione oggi ha almeno 66 anni, e ciò significa che il 2025 sarà l’ultimo anno utile per usufruire della cristallizzazione del diritto alla pensione con Quota 100.

Dal 2026, infatti, chi compirà 67 anni potrà accedere direttamente alla pensione di vecchiaia, rendendo inutile qualsiasi riferimento a Quota 100.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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