Bond CDP a 7 anni con cedola mista (ISIN: IT0005634602) e trattamento fiscale agevolato

E' in collocamento un nuovo bond emesso da CDP (Cassa depositi e prestiti) per un importo tra 0,5 e 1 miliardo e cedola mista.
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Bond Cdp a 7 anni
Bond Cdp a 7 anni © Licenza Creative Commons

E’ in corso il collocamento di Cassa depositi e prestiti (CDP) per l’emissione di un nuovo bond (ISIN: IT0005634602). Si è aperto alle ore 9.00 di giovedì 27 febbraio e si concluderà alle ore 13.00 di mercoledì 19 marzo. L’importo minimo dell’operazione sarà di 500 milioni di euro, incrementabile fino ad un massimo di 1 miliardo di euro sulla base delle richieste riscontrate. Il lotto minimo è stato fissato a 10.000 euro.

Condizioni all’emissione e trattamento fiscale

Il nuovo bond CDP avrà una durata di 7 anni. Arriverà a scadenza il 26 marzo del 2032 e riconoscerà ai possessori una cedola fissa annuale lorda del 3,50% per i primi 3 anni, cioè fino al 26 marzo 2028 incluso.

Successivamente, la cedola diventerà variabile e pari all’Euribor a 3 mesi vigente due giorni lavorativi antecedenti l’inizio di ciascun periodo cedolare più un margine dello 0,56%.

Da considerare che il pagamento della cedola avverrà con cadenza trimestrale alle seguenti date di ogni anno: 26 marzo, 26 giugno, 26 settembre e 26 dicembre. Per quanto riguarda la cedola variabile dal quarto anno in avanti, il bond CDP fissa un “floor” a 0 e nessun cap. Significa che il tasso corrisposto all’obbligazionista non potrà mai essere sottozero, mentre potrà salire senza limitazione alcuna.

Aspetto degno di nota riguarda il trattamento fiscale agevolato riservato ai bond CDP, in quanto erogati da un ente controllato dal Tesoro per l’82,77% del capitale. Il restante 17,23% è ripartito tra Fondazioni bancarie (15,93%) e azioni proprie (1,30%). Per questo cedole ed eventuali plusvalenze saranno sottoposte alla stessa aliquota del 12,50% praticata ai titoli di stato. Ricordiamo che le obbligazioni private scontano un’imposizione del 26%.

Cedola variabile media attesa

E veniamo alle condizioni offerte dal bond CDP.

In base all’Euribor a 3 mesi di ieri, pari a circa il 2,50%, la cedola media annuale da qui alla scadenza dei 7 anni sarebbe del 3,25%. Al netto dell’imposizione fiscale, meno del 2,85%. Considerate che il BTp a 7 anni offre attualmente un rendimento del 3,50%. Sembrerebbe, quindi, che l’emissione non solo non stia riconoscendo alcun premio agli investitori, ma anzi stia offrendo meno dei bond del Tesoro di pari durata. Cosa anomala, in quanto di solito i bond CDP offrono un premio nell’ordine di un terzo di punto percentuale rispetto alla curva dei BTp.

In effetti, più che a guardare all’Euribor attuale, dovremmo fare riferimento a quello vigente sul mercato tra 3 anni in avanti. Il problema è che non possiamo saperlo in anticipo. Tuttavia, le previsioni a lungo termine esistono. La curva dei contratti “forward” ci fornisce la seguente stima per il periodo compreso tra il marzo 2028 e il dicembre 2031, quando saranno fissate le cedole variabili del bond CDP: 3,15% medio. Sommando il margine dello 0,56%, saliremmo a una cedola variabile media in area 3,70%. E ciò porterebbe la cedola media attesa nei 7 anni sopra il 3,60%. Ecco spuntare il presunto premio sul BTp di pari durata, pur di scarsa entità.

Bond CDP legato a politica monetaria

Chiaramente, se l’Euribor a 3 mesi risultasse superiori alle previsioni, la cedola variabile salirebbe ulteriormente e incrementerebbe il premio sul BTp. Viceversa, se risultasse inferiore. Poiché trattasi di un tasso di mercato che riflette la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE), possiamo anche affermare che il bond CDP sia una scommessa sull’andamento futuro proprio dei tassi di interesse.

Questi resteranno alti nei prossimi anni, a seconda del livello d’inflazione nell’Eurozona. Stando agli ultimi dati relativi al febbraio scorso, la BCE ha appena ridotto il tasso sui depositi bancari nell’Eurozona ad appena lo 0,10% sopra l’inflazione. Il target del 2% per questa dovrebbe essere centrato entro un anno.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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