Cosa accomuna l’Assegno di Inclusione (ADI) e la pensione? A prima vista, potremmo dire che non ci sia nulla in comune, se non il fatto che entrambe le misure vengono gestite e pagate dall’INPS. Eppure, spesso si parla di ADI e pensioni nello stesso contesto quando un beneficiario del sussidio compie 67 anni, età che segna l’ingresso nel diritto a richiedere, ad esempio, l’Assegno Sociale. Ma cosa succede all’ADI quando si raggiunge questa soglia di età?
“Buonasera, sono un beneficiario dell’Assegno di Inclusione da quando è entrato in vigore. Ho 10 anni di contributi versati e a novembre compio 67 anni.
La pensione, da quanto ho capito, non mi spetta, ma andrò al patronato a chiedere l’Assegno Sociale. Secondo voi, che fine farà il mio Assegno di Inclusione una volta che passerò a percepire l’Assegno Sociale?”
Dall’Assegno di Inclusione alla pensione, ecco quando si possono prendere entrambe le misure
Oggi l’età pensionabile è fissata a 67 anni. Significa che, raggiunta questa soglia, un contribuente può richiedere la pensione di vecchiaia. Tuttavia, non basta l’età: servono anche almeno 20 anni di contributi versati.
La pensione è una prestazione di tipo previdenziale, frutto dei contributi maturati durante gli anni di lavoro. L’Assegno di Inclusione, invece, è un sussidio assistenziale, cioè un aiuto dello Stato a chi ha redditi bassi e non è in grado di vivere dignitosamente.
Proprio per questa natura assistenziale, l’ADI è più vicino all’Assegno Sociale, un’altra prestazione economica collegata al reddito e riconosciuta a chi compie 67 anni. Non a caso, chi per anni ha percepito l’ADI (o in passato il Reddito di Cittadinanza) a 67 anni può passare all’Assegno Sociale.
Va chiarito che le due misure sono compatibili e cumulabili. Nulla vieta, infatti, a chi percepisce l’ADI di presentare domanda per l’Assegno Sociale. Tuttavia, dal momento in cui si ottiene questa prestazione, l’importo dell’ADI viene ricalcolato in base alle nuove condizioni economiche.
Quali sono i requisiti per l’Assegno Sociale 2025?
L’Assegno Sociale non è una pensione vera e propria, bensì un trattamento assistenziale erogato dall’INPS a chi si trova in condizioni di difficoltà economica.
Nel 2025, i requisiti sono i seguenti:
- Reddito annuo non superiore a 7.002,97 euro per i single.
- Per i coniugati, la soglia raddoppia a 14.005,94 euro.
L’importo dell’Assegno Sociale è pari a 538,69 euro al mese per 13 mensilità. Spetta in misura piena solo a chi non ha altri redditi, oppure a chi, se coniugato, ha redditi inferiori a 7.002,97 euro annui.
Chi possiede redditi entro le soglie ma superiori a zero riceve un importo ridotto, calcolato sottraendo il proprio reddito dal limite previsto.
Dall’Assegno di Inclusione all’Assegno Sociale: ecco quando si possono prendere entrambe le misure
In teoria, Assegno Sociale e Assegno di Inclusione sono compatibili. Tuttavia, per entrambe le prestazioni è fondamentale il calcolo dei redditi. Tutti i redditi sottoposti alla prova dei mezzi incidono sull’importo riconosciuto.
In pratica, ciò che si riceve come Assegno Sociale influisce direttamente sull’Assegno di Inclusione. Quest’ultimo, infatti, prevede un limite massimo di 6.500 euro annui di reddito personale da non superare.
Per le famiglie composte solo da invalidi o da soggetti over 67, il reddito familiare non deve superare 8.190 euro annui, con un ISEE massimo di 10.140 euro. In questi casi, l’importo massimo dell’ADI può arrivare a 682,50 euro mensili.
Di conseguenza, è probabile che il nostro lettore, una volta compiuti i 67 anni e ottenuto l’Assegno Sociale, continui a percepire anche l’Assegno di Inclusione, ma in misura ridotta rispetto a quanto percepiva in precedenza.