Un nuovo stratagemma criminale sta prendendo piede in diverse città italiane e mette nel mirino automobilisti ignari. Si tratta della truffa della finta multa, un raggiro ben orchestrato che sfrutta l’apparenza di ufficialità per ingannare le vittime e sottrarre denaro. I truffatori si fingono postini o addetti alla notifica, consegnano sanzioni contraffatte e convincono le persone a pagare immediatamente multe inesistenti. Il fenomeno sta generando crescente allarme tra i cittadini, tanto che le forze dell’ordine hanno già avviato indagini e campagne di sensibilizzazione per prevenire ulteriori vittime.
Come funziona la truffa della finta multa
Il meccanismo della truffa è tanto semplice quanto insidioso.
Alcuni individui, vestiti con abiti simili a quelli dei postini o dei messi notificatori, bussano alla porta o lasciano nella cassetta lettere una falsa multa per presunte infrazioni al codice della strada. In molti casi si tratta di contravvenzioni per eccesso di velocità, sosta vietata o passaggio con semaforo rosso, tutte situazioni comuni e quindi credibili. I falsi postini affermano che la notifica va saldata in contanti al momento o indicano un codice IBAN su cui effettuare il bonifico, facendo leva sul timore di sanzioni maggiorate in caso di ritardo.
Il documento che viene consegnato sembra autentico: reca il logo del Comune, un numero di protocollo, la descrizione dell’infrazione e addirittura riferimenti a normative reali. Ma a un esame più attento mancano elementi fondamentali, come il codice identificativo del verbale ufficiale, il nome esatto dell’ente accertatore o la firma digitale. Alcuni truffatori arrivano persino a mostrare finti tesserini identificativi per aumentare la credibilità dell’inganno.
Chi sono le vittime e dove avviene il raggiro
Le vittime preferite sono spesso persone anziane o poco abituate a gestire le comunicazioni digitali, meno in grado di distinguere un atto autentico da uno falso. Tuttavia, non mancano i casi in cui anche giovani adulti, magari distratti o sotto pressione, cadono nella trappola. I truffatori operano in modo mirato, spesso nei quartieri residenziali o in zone con traffico limitato, dove è plausibile che qualcuno possa aver commesso una violazione senza rendersene conto.
Al momento sono stati segnalati casi in diverse province italiane, soprattutto al nord, ma è probabile che il raggiro si stia diffondendo anche in altre aree. La Polizia Locale invita a prestare la massima attenzione, soprattutto se si riceve una multa che non si ricorda di aver commesso e se la richiesta di pagamento arriva da persone fisicamente presenti alla porta o tramite canali informali.
Truffa finta multa, come difendersi
Per difendersi da questo raggiro è fondamentale conoscere le modalità corrette di notifica delle sanzioni. Le multe autentiche vengono recapitate tramite raccomandata A/R o PEC e indicano sempre l’ente emittente con firma digitale. Non esistono pagamenti in contanti da effettuare direttamente alla consegna. Se qualcuno chiede soldi immediatamente, è quasi certamente un truffatore.
È consigliabile non aprire la porta a sconosciuti che si presentano come postini ma non mostrano un tesserino ufficiale riconoscibile.
In caso di dubbio, è bene contattare direttamente la Polizia Municipale o la sede dei Vigili Urbani per verificare l’autenticità del verbale. Inoltre, se si è già stati vittime del raggiro, bisogna sporgere denuncia il prima possibile fornendo ogni dettaglio utile: descrizione del truffatore, orario, documento ricevuto, eventuali coordinate bancarie indicate. Anche i familiari possono svolgere un ruolo importante, soprattutto con le persone anziane, sensibilizzandole al rischio di queste truffe e aiutandole a distinguere comunicazioni ufficiali da quelle fraudolente.
La truffa della finta multa rappresenta un esempio pericoloso di frode basata sull’inganno e sulla simulazione di autorità. In un’epoca in cui i truffatori affinano sempre più le tecniche per colpire i cittadini, conoscere i segnali d’allarme diventa essenziale. Prestare attenzione ai dettagli, diffidare delle richieste immediate di denaro e denunciare ogni tentativo sospetto sono le uniche armi efficaci contro questi raggiri. Proteggere sé stessi e i propri cari significa anche essere informati e pronti a riconoscere la truffa dietro una falsa multa.
In sintesi.
- Nuova truffa: falsi postini consegnano multe fasulle e chiedono pagamenti immediati.
- I truffatori colpiscono soprattutto anziani e zone residenziali.
- Attenzione: le vere multe non si pagano in contanti alla consegna.