In seguito al recente parere favorevole dell’Agenzia delle Entrate (Interpello n. 135/2025), Cryptosmart, l’exchange crypto 100% italiano pronto a introdurre, a partire da settembre 2025, il regime fiscale amministrato. Con questo nuovo servizio la piattaforma provvederà determinare e versare automaticamente le imposte sulle plusvalenze realizzate dagli utenti, semplificando gli adempimenti fiscali e riducendo al minimo il rischio di errori. Il regime sarà disponibile da subito per i nuovi iscritti, mentre per gli attuali clienti l’attivazione è programmata dal 1° gennaio 2026.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 135/2025, chiarisce in via definitiva come vanno calcolate plusvalenze e minusvalenze quando le criptovalute vengono trasferiti da un exchange verso wallet esterni, ereditati o donati.
Il messaggio è inequivocabile: le semplici autodichiarazioni del contribuente non bastano più — servono prove documentali solide, altrimenti il costo fiscale è pari a zero.
1. Trasferimenti verso wallet personali
Quando un investitore decide di “portarsi a casa” le proprie cripto, trasferendole da un exchange custodial a un self-custodial wallet, l’intermediario può evitare di determinare la plusvalenza solo se il cliente dimostra, con documenti alla mano, di essere l’effettivo titolare del wallet di destinazione. Una mail o un’autocertificazione non sono ritenute idonee: occorrono chiavi pubbliche, screenshot della dashboard, o altra evidenza tecnica.
2. Uscita dal regime amministrato
Chi revoca il regime amministrato e passa al dichiarativo non “scarica” automaticamente l’onere fiscale sull’exchange. L’intermediario resta infatti responsabile sino al 31 dicembre dell’anno di revoca, comunicando al contribuente:
1. Prezzo medio di acquisto (valore di carico) delle cripto presenti nel wallet custodito.
2. Minusvalenze non compensate e l’esercizio in cui sono maturate.
Tali minusvalenze potranno essere utilizzate in compensazione entro i quattro periodi d’imposta successivi.
3. Cripto in ingresso da altri wallet o exchange
Se le monete arrivano da un wallet esterno (che sia dello stesso contribuente o di terzi), si applica la disciplina ordinaria dell’art. 6 del Dlgs 461/1997. In pratica:
- Documentazione sì: estratti conto bancari, report di acquisto degli exchange, ricevute di transazione in blockchain.
- Documentazione no: se manca, l’intermediario deve considerare costo zero, con il risultato che l’intera somma diventa plusvalenza quando sarà rivenduta.
- 4. Successioni e donazioni
- Successione: il valore di costo coincide con quello dichiarato (o accertato) ai fini dell’imposta di successione.
- Donazione: si eredita il costo storico del donante. Se il beneficiario non presenta prove, l’exchange applica di default valore zero.
5. Metodo di calcolo: costo medio ponderato
Già la circolare 30/E 2023 aveva imposto agli exchange di determinare il valore d’acquisto utilizzando il costo medio ponderato per ogni categoria omogenea di asset con la stessa denominazione. La risposta 135/2025 ribadisce la regola e ne estende la portata a tutti i casi di trasferimento analizzati.
Perché questa stretta?
Il Fisco vuole ridurre al minimo le zone d’ombra in cui, grazie a dichiarazioni unilaterali, si potevano gonfiare i costi d’acquisto e abbattere la plusvalenza imponibile.
Con le nuove indicazioni, la parola chiave diventa tracciabilità: senza una trail verificabile, ogni criptovaluta arrivata da fuori varrà zero.
Cosa cambia per gli investitori
- Preparare la documentazione: conservare estratti, report e ID transazioni blockchain non è più un optional.
- Pianificare le tempistiche: revocare il regime amministrato a fine anno può complicare il quadro fiscale; meglio farlo con anticipo.
- Valutare consulenza specializzata: la normativa sulle cripto è in rapida evoluzione; affidarsi a un commercialista esperto può prevenire sorprese.
Cryptosmart, terrà un webinar gratuito (link d’iscrizione https://academy.cryptosmart.it/webinar- tassazione-criptovalute/#form) il prossimo 27 giugno dal tema “Criptovalute in Italia: come pagare le imposte nel 2025?” in cui verranno trattate le regole fiscali legate alle criptovalute, gli adempimenti fiscali e come evitare errori comuni e sanzioni.