Agevolazioni prima casa su due immobili? Ecco le regole

Cosa fare per godere delle agevolazioni sulla prima casa su due immobili? Ecco le regole e cosa conoscere davvero
1 mese fa
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agevolazione prima casa
Foto © Licenza Creative Commons

Le agevolazioni sull’acquisto della prima casa rappresentano un’opportunità che molti contribuenti sfruttano ormai da anni. Tuttavia, non mancano situazioni particolari che sollevano dubbi e interpretazioni. È il caso, ad esempio, dell’acquisto simultaneo di due distinti immobili, per entrambi i quali si intende usufruire del beneficio “prima casa”. Una circostanza che ha richiesto l’intervento della giurisprudenza per essere chiarita, poiché sanzioni e multe sono sempre in agguato.

Agevolazioni prima casa su due immobili? Ecco le regole

Potrà sembrare insolito o addirittura illegale beneficiare delle agevolazioni “prima casa” su due immobili diversi, ma così non è. La normativa, infatti, consente a un contribuente di ottenere l’agevolazione su entrambi gli immobili, a precise condizioni.

L’Agenzia delle Entrate ha più volte confermato, tramite apposite circolari, che è possibile godere dell’agevolazione su due abitazioni purché sia previsto il loro accorpamento in tempi brevi. In altre parole, i due immobili devono essere unificati in un’unica unità immobiliare.

Non solo: anche dopo l’unificazione, l’immobile risultante deve mantenere i requisiti richiesti per accedere al beneficio “prima casa”. Si tratta quindi di un’opportunità ammessa, ma condizionata al rispetto di requisiti sostanziali e temporali.

Cosa hanno stabilito i giudici della Cassazione

La giurisprudenza è intervenuta per chiarire i tempi dei controlli e quelli necessari per l’effettivo accorpamento degli immobili. Con l’ordinanza n. 8139 del 27 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’Amministrazione finanziaria ha tre anni di tempo, a partire dalla data di registrazione dell’atto di acquisto, per verificare l’effettiva fusione dei due immobili in un unico immobile.

Ciò significa che entro tale termine l’Amministrazione può eseguire controlli per accertare se il contribuente abbia realmente effettuato l’unificazione richiesta. Se entro tre anni non avviene alcuna modifica, il contribuente potrebbe andare incontro a serie conseguenze.

Salvare le agevolazioni: tre anni di tempo sulla prima casa da accorpare

Nel caso in cui l’accorpamento non venga realizzato entro tre anni, il contribuente rischia la revoca delle agevolazioni già ottenute. Questo vale per uno dei due immobili, poiché se i requisiti erano presenti almeno per una delle abitazioni, l’agevolazione relativa a quella non può essere annullata.

In sintesi:

  • Entro tre anni dalla registrazione dell’atto, l’Amministrazione può effettuare i controlli.
  • Entro lo stesso termine, il contribuente che ha usufruito dell’agevolazione “prima casa” su due immobili deve procedere con l’unificazione effettiva degli stessi.

Solo in questo modo sarà possibile salvaguardare il beneficio fiscale e evitare sanzioni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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