Un nuovo passo verso il nucleare di nuova generazione è stato compiuto con l’accordo siglato tra Newcleo, startup italo-britannica leader nell’innovazione energetica, e JAVYS, azienda slovacca attiva nella gestione delle infrastrutture nucleari. L’intesa punta alla realizzazione di un reattore nucleare di quarta generazione da 200 MW nella regione di Bohunice, in Slovacchia, e rappresenta un tassello fondamentale per un futuro energetico più sicuro, efficiente e sostenibile.
Il protocollo d’intesa firmato da entrambe le società getta le basi per una collaborazione strategica nel settore del nucleare pulito, mirando a utilizzare rifiuti radioattivi già esistenti come combustibile per nuovi reattori, riducendo l’impatto ambientale e i costi legati allo smaltimento.
Un reattore innovativo e compatto
L’obiettivo dell’accordo è ambizioso: costruire entro il 2032 un reattore LFR (Lead-cooled Fast Reactor) da 200 megawatt elettrici. Questo tipo di reattore si distingue per l’impiego del piombo liquido come refrigerante al posto dell’acqua o del sodio, offrendo vantaggi significativi in termini di sicurezza, stabilità e sostenibilità.
Il progetto è coerente con la strategia europea di decarbonizzazione e con gli investimenti previsti nei piani nazionali di energia. Il reattore non solo sarà in grado di produrre energia in modo efficiente, ma utilizzerà MOX (Mixed Oxide Fuel), un combustibile ottenuto da scorie nucleari già presenti in Europa, contribuendo così a chiudere il ciclo del combustibile nucleare e ridurre il volume complessivo dei rifiuti radioattivi a lungo termine.
Il ruolo strategico della Slovacchia
La Slovacchia è stata scelta per l’alto livello di competenze nel settore nucleare, la presenza di infrastrutture già esistenti e un quadro normativo favorevole.
In particolare, il sito di Bohunice, dove si trovano già centrali in attività e in dismissione, si presta perfettamente a ospitare un progetto pilota come quello promosso da Newcleo e JAVYS.
La collaborazione mira non solo alla costruzione del reattore, ma anche a promuovere sviluppo industriale e occupazione qualificata nella regione, creando sinergie tra innovazione tecnologica e filiera produttiva locale. Il cuore della visione di Newcleo è l’adozione di un modello circolare dell’energia nucleare. Invece di produrre nuovi scarti, l’azienda punta a riutilizzare plutonio e uranio derivanti dal trattamento delle scorie. Questo approccio consente di affrontare in modo strutturale il problema del rifiuto radioattivo, trasformandolo in risorsa.
Non si tratta solo di una soluzione tecnica, ma anche di una scelta politica e ambientale: il nucleare di quarta generazione può giocare un ruolo centrale nella transizione energetica, affiancandosi alle rinnovabili per garantire continuità di produzione e ridotte emissioni.
La roadmap verso il 2032
Secondo i termini dell’accordo, le due aziende collaboreranno inizialmente allo studio di fattibilità, allo sviluppo dell’ingegneria di base e alle procedure autorizzative. La fase successiva prevede la costruzione effettiva del reattore, con l’obiettivo di renderlo operativo entro il 2032. Il progetto sarà inoltre supportato da ricerca scientifica e trasferimento tecnologico, anche attraverso collaborazioni con enti accademici e centri di ricerca europei, rafforzando il posizionamento dell’Europa come leader nel nucleare sostenibile.
I punti più importanti.
- Newcleo e JAVYS costruiranno in Slovacchia un reattore nucleare da 200 MW entro il 2032.
- L’impianto userà rifiuti radioattivi esistenti come combustibile, riducendo le scorie.
- L’accordo rappresenta un passo chiave verso un’energia nucleare pulita e circolare.