A che età posso andare in pensione con 30 anni di contributi?

Ecco alcune misure con cui andare in pensione una volta raggiunti i 30 anni di contributi previdenziali versati all'INPS.
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2 settimane fa
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pensioni 30 anni di contributi
Foto © Pixabay

In genere qualsiasi prestazione previdenziale dell’INPS viaggia su un doppio binario perché sono due i requisiti fondamentali da maturare. Uno è l’età anagrafica perché ogni misura previdenziale prevede una età anagrafica specifica da centrare. E poi ci sono i contributi previdenziali da raggiungere perché anche in questo caso ci sono per ogni misura prevista all’INPS dei contributi previdenziali da maturare. Alla luce di questo doppio requisito, bisogna andare a verificare singolarmente quale misura e quale strumento previdenziale un lavoratore può andare a prendere. Difficile per un lavoratore andare in pensione con una determinata misura senza aver raggiunto entrambi i requisiti prima citati.

“Buonasera, sono un vostro lettore e volevo capire semplicemente una cosa. A che età potrò andare in pensione con trent’anni di contributi versati? È una domanda che mi pongo dal momento che mi mancano ancora un paio di anni per arrivare a questa soglia contributiva. Ma è anche vero che ormai mi avvicino ai 60 anni e diverse misure prevedono un pensionamento anticipato anche di molti anni rispetto alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età. Vi ringrazio in anticipo per una eventuale vostra spiegazione.”

A che età posso andare in pensione con 30 anni di contributi?

Trent’anni di contributi versati non è una carriera talmente lunga da aprire diverse porte di pensionamento in base alle normative presenti nel sistema. Infatti misure previdenziali di pensionamento che hanno nei 30 anni di contributi la soglia da raggiungere non sono tante. Naturalmente 30 anni di contributi versati sono utili per andare in pensione a 67 anni di età con la pensione di vecchiaia perché per questa misura a dire il vero bastano solo vent’anni.

I 30 anni di contributi versati sono sufficienti anche per le pensioni anticipate contributive perché anche in questo caso vent’anni è la soglia contributiva minima prevista. In questo caso però bisogna anche raggiungere un importo minimo della pensione che deve essere tra 2,6 volte e 3 volte l’assegno sociale in base al genere ed in base ai figli avuti nel caso delle lavoratrici. Con 30 anni di contributi versati quindi si può andare in pensione con le misure che effettivamente prevedono una carriera contributiva da raggiungere inferiore.

Ecco quando i 30 anni di contributi non sono sufficienti per andare in pensione

Molte altre prestazioni previdenziali dell’INPS invece hanno carriere ben superiori ai 30 anni. Per esempio abbiamo le pensioni anticipate ordinarie che prevedono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. C’è la quota 41 precoci che sono coloro i quali hanno almeno un anno di contributi versati prima dei 19 anni di età. In questo caso servono 41 anni di contributi versati. Perfino una misura come opzione donna prevede come limite contributivo di arrivare almeno a 35 anni e quindi rende insufficiente una carriera pari a 30 anni di contributi. La stessa cosa per lo scivolo usuranti o per l’Ape sociale per i lavori gravosi.

Ecco quando si può anticipare l’uscita

Ma proprio una parte dell’Ape sociale è l’unica misura che ha nei 30 anni la soglia minima di uscita.

Ma solo per lo spaccato dei disoccupati, degli invalidi e dei caregivers. Chi rientra in una di queste specifiche categorie, può andare in pensione con almeno 63 anni e 5 mesi di età e con 30 anni di versamenti. Quindi, al nostro lettore diciamo che avendo 60 anni e mancandogli 2 anni ai 30 di contributi, per andare in pensione dovrebbe attendere ancora diverso tempo. Avesse completato i 30 anni oggi, poteva pescare quindi tra diverse misure, ma ad età differenti.

Avrebbe dovuto puntare la pensione di vecchiaia ordinaria, ma a 67 anni. Oppure la pensione anticipata contributiva, a 64 anni (ma solo se non aveva contributi prima del 1996). O ancora l’Ape sociale se rientrava in una delle tre categorie prima citate. Se consideriamo che la pensione con l’Ape sociale non è affatto strutturale, è evidente che ci troviamo di fronte all’impossibilità di indicare i tempi di attesa al lettore. Non è detto che tra due anni l’Ape sociale sarà ancora fruibile o lo sarà come oggi. E non è detto che sarà ancora fruibile la pensione di vecchiaia a 67 anni (potrebbero volerci 3 mesi in più dal 2027 per esempio). E lo stesso dicasi per la pensione anticipata contributiva.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

3 Comments

  1. Salve, sono un lavoratore autonomo e vorrei sapere Cortesemente se rientro nei lavoratori precoci tenendo conto che ho 49 settimane contributive prima del compimento dei 19 anni, non ho completato l’annualità causa chiamata militare, di cui ho riscattato. Inoltre quando posso andare in pensione visto che ho 59 anni con 32 autonomo + 3 apprendistato + 1 militare. Grazie mille

  2. Dal 1984. Sono stata apprendista. In regola come parucchiera fino il 1987. Un anno in nero come cameriera ovvio non viene contato. E dal 1989. Come ausiliari d’ospedale quanti anni devo ancora lavorare. Che il prossimo anno sono 41 sommando tra ospedale e parrucchiera??

  3. Si può andare avanti a. Tirare su pesi. ?? Parlo come 100 kla peso morto metterli a letto. O 59. Anni. Veramente devo lavorare. Ancora. Quest’anno ne faccio 60

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