State al lavoro e ricevete una, due, tre o più telefonate di call center, televendite e così via? Oppure siete a tavola con la famiglia, a pranzo o a cena, nei giorni feriali o festivi, e capita la stessa cosa? O ancora, vi trovate ai colloqui con i genitori a scuola, in ospedale per una visita, o addirittura a un funerale, e succede comunque? Alzi la mano chi non riceve telefonate continue ogni giorno.
A volte si tratta di truffe, altre volte di semplici chiamate da operatori che, per lavoro, propongono un prodotto o un contratto. Ma in ogni caso si tratta di telefonate fastidiose, che si chiamano esattamente così: telefonate moleste.
Adesso, però, potrebbe esserci una soluzione concreta, visto che queste telefonate non solo danno fastidio, ma possono anche mettere a rischio gli utenti, soprattutto se dietro si nascondono veri e propri malfattori. Perché dietro a queste chiamate, talvolta, si celano truffatori e criminali. Il fenomeno si chiama spoofing ed è un raggiro che ha trasformato il cellulare o lo smartphone in una vera e propria trappola.
Telefonate moleste e truffe addio: ecco i nuovi filtri e come funzionano
Distinguere una chiamata lecita da una molesta è spesso complicato. Gli utenti che ricevono chiamate di questo genere adottano una soluzione che, però, non è definitiva: bloccare un numero. Ma ben presto ci si rende conto dell’inutilità del gesto, perché le chiamate continuano ad arrivare da altre numerazioni.
A volte, addirittura, si finisce per bloccare numeri di persone reali che chiamano per motivi legittimi e, talvolta, anche importanti. Ma la disperazione è tanta e, piuttosto che cestinare il cellulare o cambiare numero, molti scelgono di bloccare tutti i numeri sconosciuti e potenzialmente pericolosi.
Alcuni smartphone moderni integrano un sistema che segnala quando una chiamata potrebbe essere uno spam. Ma il fastidio resta e c’è chi auspica una soluzione più concreta. E forse, finalmente, questa soluzione è stata trovata: la tecnologia arriva in aiuto di chi è vessato dalle telefonate moleste.
Arrivano le soluzioni contro lo spoofing e le telefonate moleste
Autentici nuovi filtri sono pronti a dire addio alle chiamate moleste da parte di call center, sia con numerazioni italiane che, come spesso accade, con numeri stranieri. Non è raro, infatti, che le chiamate arrivino dall’estero: un trucco che consente a chi chiama di aggirare i filtri disponibili fino a oggi.
Parlando poi delle situazioni in cui al fastidio si aggiunge il rischio concreto di una frode, ecco che entra in scena la vera novità: la soluzione per contrastare lo spoofing, ovvero quella tecnica che consente di celare il numero reale da cui si chiama, mascherandolo con un altro apparentemente affidabile.
In pratica, la chiamata sembra provenire da un numero di fiducia, ma dietro si nasconde tutt’altro. Dal prossimo 19 agosto, dovrebbero entrare in funzione nuovi filtri di rete, grazie ai quali i numeri esteri camuffati con numerazioni italiane saranno bloccati sul nascere. Gli utenti, dunque, non riceveranno più queste chiamate.
Finalmente liberi dalle chiamate indesiderate? Forse sì
Lo spoofing non si limita a mascherare le chiamate provenienti dall’estero. Anche alcune aziende utilizzano questa tecnica, nascondendo il proprio reale numero dietro quello di un normale cellulare.
Lo scopo è semplice: ottenere una risposta. Se una persona che vive a Cagliari riceve una telefonata da Milano, senza avere alcun legame con quella città, probabilmente non risponderà. Ma se la numerazione è quella di un cellulare apparentemente locale, è molto più probabile che si risponda, credendo si tratti di una chiamata reale e legittima.
Pare che dal 19 novembre, ovvero dopo tre mesi dall’attivazione dei filtri contro le chiamate estere, lo stesso destino toccherà anche a questa tecnica tanto diffusa. Anche in questo caso, le chiamate camuffate dovrebbero essere bloccate alla fonte.
Stop alle telefonate moleste: cosa devono fare gli utenti?
Per beneficiare di questi nuovi strumenti tecnologici, gli utenti non dovranno fare nulla. Si tratta, infatti, di una misura frutto del lavoro congiunto tra AGCOM (il Garante per le Comunicazioni) e gli operatori telefonici.
I nuovi filtri consentiranno, in automatico, ai dispositivi e alle reti coinvolte di riconoscere le chiamate provenienti da numeri falsificati tramite spoofing, bloccandole prima ancora che possano raggiungere il destinatario.
Che si tratti di una chiamata internazionale o proveniente da rete fissa italiana, se il filtro rileverà che dietro quel numero si nasconde uno spoofing, la chiamata sarà bloccata automaticamente e non arriverà mai al destinatario.
Una soluzione che in tanti si augurano possa essere definitiva, dopo i tentativi poco efficaci degli ultimi anni, come il Registro delle Opposizioni, dove gli utenti dovevano iscriversi per cercare di arginare il fenomeno.
Un sistema che, purtroppo, si è rivelato insufficiente, visto che le chiamate moleste continuano a riempire le giornate di milioni di utenti.