Con l’arrivo del periodo dichiarativo per l’anno d’imposta 2024, molti contribuenti si trovano, se nelle possibilità, a dover scegliere tra due modalità di presentazione del modello 730/2025: con o senza sostituto d’imposta.
La scelta ha ripercussioni significative sul modo in cui vengono effettuati i versamenti delle imposte dovute, in particolare per coloro che non hanno un datore di lavoro o ente pensionistico che possa agire da intermediario fiscale.
Presentazione del modello 730 con o senza sostituto
Nel caso più tradizionale, il modello 730 viene trasmesso indicando un sostituto d’imposta: un datore di lavoro o ente pensionistico incaricato di trattenere direttamente dall’emolumento mensile eventuali somme dovute, come IRPEF, addizionali regionali o comunali e altre imposte (cedolare secca, ecc.).
In questo scenario, il contribuente non deve preoccuparsi dei versamenti: tutto viene gestito in automatico attraverso busta paga o cedolino pensione.
Diversamente, chi presenta il 730/2025 senza sostituto d’imposta è chiamato a versare in autonomia le imposte risultanti dalla dichiarazione. In questo caso entra in gioco il modello F24, strumento obbligatorio per effettuare i pagamenti fiscali.
Le imposte da versare autonomamente
Le scadenze per pagare, per chi opta per il modello 730/2025 senza sostituto, sono:
- 30 giugno 2025: termine ordinario per effettuare il versamento del saldo 2024 e primo acconto 2025;
- 30 luglio 2025: scadenza predetta prorogata, ma con applicazione di una maggiorazione dello 0,40% sull’importo da versare.
La possibilità di optare per il pagamento entro fine luglio rappresenta una forma di flessibilità utile, ma deve essere ricordato che tale differimento comporta un piccolo onere aggiuntivo.
Rateizzazione degli importi dovuti
Una delle opzioni più apprezzate dai contribuenti che presentano il 730/2025 senza sostituto è la rateizzazione delle imposte.
Questa modalità consente di suddividere l’importo totale in più tranche, purché il primo versamento avvenga nei termini previsti (30 giugno o 30 luglio).
Le regole per la rateizzazione sono precise:
- il numero massimo di rate è da concludersi entro dicembre 2025;
- ciascuna rata scade il 16 del mese, ad eccezione di quella di agosto, posticipata al 20 agosto (c.d. sospensione estiva);
- nel caso in cui la rateizzazione parta da luglio (quindi con versamento prima rata al 30 luglio), l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40%.
Una particolarità interessante riguarda la flessibilità di scelta: il contribuente può decidere di suddividere solo una parte del debito, ad esempio il saldo IRPEF relativo al 2024, e pagare in un’unica soluzione il primo acconto 2025, o viceversa.
Per quanto riguarda il secondo o unico acconto imposte dovuto per il 2025, la scadenza è fissata al 1° dicembre 2025 (poiché il 30 novembre cade di domenica). Il rateizzo, in tale caso, non è previsto.
Un’attenzione in più per chi è “senza sostituto”
Scegliere di presentare il modello 730/2025 senza indicare un sostituto d’imposta implica una maggiore responsabilità fiscale individuale. È fondamentale:
- organizzare per tempo i versamenti;
- conservare le ricevute di pagamento Modello F24;
- tenere sotto controllo le scadenze mensili in caso di rateizzazione;
- valutare con attenzione se sia preferibile versare tutto in un’unica soluzione o dilazionare l’importo.
Un errore nella tempistica o l’omissione di un versamento può comportare sanzioni e interessi, rendendo ancora più oneroso il debito fiscale.
Riassumendo
- Il 730/2025 senza sostituto richiede versamenti autonomi tramite modello F24.
- Le scadenze principali sono il 30 giugno e il 30 luglio con maggiorazione.
- È possibile rateizzare i pagamenti fino a dicembre con scadenze mensili prefissate.
- Maggiorazione dello 0,40% se si inizia la rateizzazione da luglio.
- Il secondo o unico acconto IRPEF 2025 deve essere pagato entro il 1° dicembre.
- Chi sceglie il 730 senza sostituto ha maggiore responsabilità fiscale individuale.