Taranto torna protagonista dello sviluppo industriale in Italia grazie alla nascita di un nuovo e imponente polo produttivo che promette di rivoluzionare il tessuto occupazionale del territorio attraverso nuove assunzioni. Dopo anni di crisi legata alla vicenda dell’ex Ilva, la città pugliese si prepara a diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama della manifattura avanzata, con l’annuncio di 5.000 nuove assunzioni nei prossimi anni. Un’opportunità concreta per migliaia di lavoratori, che segna un’importante inversione di tendenza per una provincia storicamente colpita da disoccupazione e precarietà.
Nuove assunzioni per il grande progetto di rilancio del Sud
Il progetto è stato annunciato ufficialmente come parte di un piano di rigenerazione industriale sostenuto dalle istituzioni locali, regionali e nazionali.
Il nuovo polo sorgerà in un’area strategica, individuata all’interno della zona industriale di Taranto, dove una serie di investitori privati e pubblici hanno deciso di puntare per creare un ecosistema produttivo moderno, tecnologico e green.
Il cuore del nuovo distretto sarà orientato alla produzione e assemblaggio di componenti per l’industria meccanica, elettronica e dell’energia rinnovabile, con particolare attenzione all’idrogeno verde e all’efficientamento energetico. Il piano prevede la costruzione di capannoni, laboratori, centri di ricerca e impianti all’avanguardia, in grado di integrare produzione industriale e innovazione tecnologica.
L’iniziativa rientra tra i progetti finanziati anche attraverso fondi del PNRR, destinati alla riqualificazione delle aree industriali del Mezzogiorno e alla riconversione green dell’economia. L’obiettivo è quello di creare sviluppo duraturo e occupazione stabile, coinvolgendo le imprese locali, le università e i centri di formazione professionale.
Assunzioni, le figure professionali più richieste
Secondo le prime anticipazioni, le 5.000 assunzioni previste riguarderanno un’ampia gamma di profili, sia tecnici che operativi. In particolare, saranno ricercate figure professionali nei seguenti ambiti:
- operai specializzati in impiantistica e meccanica industriale
- addetti al montaggio e alla produzione in catena
- tecnici informatici e dell’automazione
- ingegneri e progettisti meccanici ed elettronici
- manutentori e collaudatori
- esperti di logistica e supply chain
- figure amministrative e addette al controllo qualità
- professionisti del settore energie rinnovabili e sostenibilità
Non mancheranno inoltre occasioni per giovani diplomati e neolaureati, grazie all’attivazione di percorsi di stage, apprendistato e inserimento diretto. Sarà data priorità ai residenti della provincia di Taranto e delle zone limitrofe, per garantire un impatto diretto sull’economia locale e favorire la stabilità sociale.
Come candidarsi e quando iniziano le selezioni
Il processo di selezione avverrà in più fasi. La prima fase, attualmente in corso, prevede la raccolta dei curricula e la predisposizione di una banca dati da parte degli enti promotori. Saranno coinvolti centri per l’impiego, agenzie interinali e piattaforme digitali dedicate al recruiting.
Nei prossimi mesi, con l’inizio dei lavori di costruzione del polo industriale, partiranno le prime chiamate per operai e tecnici di cantiere. La seconda fase vedrà invece l’assunzione di personale per la messa in funzione degli impianti e l’avvio della produzione vera e propria, prevista tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Chi è interessato a candidarsi potrà farlo tramite portali regionali come Lavoro x Te Puglia, o tramite le agenzie selezionate, che pubblicheranno regolarmente gli annunci con i profili ricercati. Sono inoltre in fase di attivazione sportelli informativi e formativi, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e supportare i candidati nella preparazione dei colloqui.
Impatto positivo sul territorio
L’apertura del nuovo polo industriale rappresenta molto più di una semplice opportunità occupazionale. Per Taranto si tratta di un cambio di paradigma economico e sociale, in grado di ridare speranza a una popolazione provata da anni di difficoltà legate all’industria pesante. Il progetto, infatti, punta a uno sviluppo sostenibile e duraturo, capace di coniugare occupazione, tutela ambientale e valorizzazione delle competenze locali.
Anche il tessuto imprenditoriale potrà beneficiare dell’indotto generato dalla nuova area produttiva: piccole e medie imprese locali saranno coinvolte nelle forniture, nei servizi logistici e nelle attività di supporto alle grandi aziende che insedieranno i propri stabilimenti nel polo. Le istituzioni locali, a partire dal Comune di Taranto e dalla Regione Puglia, stanno lavorando in sinergia con il Governo per facilitare i processi autorizzativi, accelerare i cantieri e garantire la massima trasparenza nell’assegnazione degli incarichi e nella gestione del personale.
Taranto, simbolo di una difficile convivenza tra industria e ambiente, potrebbe dunque trasformarsi in modello virtuoso di rilancio industriale del Sud, dando lavoro, dignità e futuro a migliaia di cittadini. Le premesse ci sono tutte: ora occorre che i tempi siano rispettati e che il progetto diventi realtà.
In sintesi.
- Previsti 5.000 nuovi posti di lavoro grazie a un polo industriale a Taranto.
- Opportunità per operai, tecnici, ingegneri e giovani diplomati.
- Avvio delle selezioni già nel 2025 tramite portali e agenzie.