Vivere a Napoli, costi in rialzo, ma ne guadagna la vivibilità

La nuova classifica dei quartieri di Napoli rivela sorprese e conferme: dal Vomero a Secondigliano, ecco dove si vive meglio.
4 settimane fa
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Ah, la magnifica Partenope, ricca di cultura ellenica e di sapienza magica. No, non è più così, stiamo parlando della Napoli di oggi. Per fortuna, però, le statistiche ci dicono che qualcosa sta cambiando in positivo. Napoli è una città che non smette mai di sorprendere. Tra storia millenaria, panorami mozzafiato, vivacità culturale e sfide urbane complesse, il capoluogo campano si conferma come uno dei luoghi più intensi e contraddittori d’Italia. Ma quali sono oggi i quartieri più vivibili della città? Una recente classifica aggiornata al maggio 2025 delinea una mappa urbana che sfata alcuni luoghi comuni e conferma alcune tendenze ormai consolidate.

Il concetto di “vivibilità” non si limita al solo costo della vita o alla qualità delle abitazioni, ma considera anche la sicurezza, i collegamenti, i servizi, la qualità dell’aria, la presenza di spazi verdi e l’offerta culturale. In questo contesto, alcune zone si distinguono per equilibrio e benessere, mentre altre restano indietro pur avendo un fascino innegabile.

Vivere a Napoli, Vomero e Chiaia restano al vertice

Non sorprende che Vomero e Chiaia guidino ancora una volta la classifica dei quartieri più vivibili. Il Vomero, con i suoi viali alberati, le aree pedonali, i parchi e le numerose scuole, offre un contesto residenziale apprezzato da famiglie e professionisti. La presenza della metropolitana e delle funicolari lo rende ben collegato al resto della città, mentre la vivacità commerciale e culturale lo mantiene attrattivo anche per le nuove generazioni.

Chiaia, dal canto suo, rappresenta il volto elegante e raffinato della città. Affacciata sul lungomare e incastonata tra villa comunale e collina di Posillipo, coniuga paesaggio, servizi e movida in modo armonico.

Anche se il costo della vita risulta più elevato rispetto alla media cittadina, la qualità generale è considerata molto alta, soprattutto per chi cerca un contesto urbano prestigioso e ben curato.

Centro storico in ascesa, ma restano le criticità

Un dato interessante della classifica 2025 è il miglioramento del centro storico, che guadagna posizioni rispetto agli anni precedenti. Se da un lato persistono alcune criticità legate alla manutenzione urbana e alla pressione turistica, dall’altro cresce la percezione di sicurezza e aumenta la presenza di attività culturali, botteghe artigiane e ristorazione di qualità.

Il centro storico di Napoli, patrimonio dell’umanità, ha saputo negli ultimi anni rinnovarsi senza perdere identità. La diffusione di progetti di rigenerazione urbana e il ritorno di giovani residenti, attratti anche da affitti relativamente accessibili, hanno contribuito a un parziale rinascimento. Alcuni angoli, un tempo trascurati, oggi ospitano librerie indipendenti, coworking, gallerie e spazi comunitari.

Tuttavia, la vivibilità non è omogenea: alcuni rioni sono ancora afflitti da problemi strutturali, scarsa illuminazione e trasporti inadeguati. Il potenziale del centro resta altissimo, ma servono interventi costanti e mirati.

Bene Posillipo e Fuorigrotta, fanalino di coda Secondigliano

Tra i quartieri con buone valutazioni spicca Posillipo, complice la posizione panoramica, la bassa densità abitativa e l’elevata qualità delle abitazioni. Tuttavia, il quartiere resta poco accessibile dal punto di vista economico, configurandosi come zona residenziale di élite.

Per chi può permetterselo, Posillipo garantisce un’ottima qualità della vita, ma è lontano dai circuiti commerciali e dalla vita cittadina più dinamica. Fuorigrotta, invece, continua a mantenere una buona reputazione grazie ai servizi, agli impianti sportivi, alla presenza dell’università e alla capillarità dei trasporti. È un quartiere molto popoloso ma anche ben organizzato, con una vita sociale intensa e variegata.

All’estremo opposto della classifica si trovano quartieri come Secondigliano e Ponticelli. Le ragioni sono molteplici: carenza di servizi, infrastrutture obsolete, problemi di sicurezza e difficoltà di collegamento con il centro. Nonostante gli sforzi di riqualificazione urbana in atto, il divario con le zone più centrali e benestanti resta marcato. Questi quartieri, pur abitati da comunità forti e solidali, faticano a raggiungere standard di vivibilità paragonabili al resto della città.

Napoli, una città a più velocità

La nuova classifica conferma l’idea di una Napoli a più velocità. Da un lato ci sono quartieri dinamici, verdi, serviti e culturalmente vitali; dall’altro, zone periferiche che faticano a emergere da una condizione di marginalità. La sfida della prossima amministrazione sarà quella di investire nella coesione urbana, senza lasciare indietro nessuna area della città. La vivibilità di Napoli, nel suo complesso, è in crescita. Aumentano i quartieri in cui si vive bene, si lavora con serenità, si cresce in un contesto stimolante. Tuttavia, è necessario superare la frattura tra centro e periferia, tra aree valorizzate e zone dimenticate. Solo così la città potrà davvero offrire una qualità della vita equa e diffusa.

In sintesi.

  • Vomero e Chiaia si confermano i quartieri più vivibili di Napoli grazie a servizi, verde e qualità urbana.
  • Il centro storico migliora, mentre Secondigliano e Ponticelli restano in fondo alla classifica.
  • Napoli mostra forti contrasti tra zone centrali benestanti e periferie in difficoltà.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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