Ancora una volta ci giungono notizie interessanti, ma anche inquietanti, sul mondo di WhatsApp, ora la famosa app di messaggistica sarebbe in grado di scoprire con chi stiamo chattando e quanto tempo dormiamo. L’idea di base è tanto semplice quanto geniale, ma c’è bisogno di una nuova estensione per renderla attuabile.

WhatsApp sempre più Grande Fratello orwelliano

Che il mondo della tecnologia abbia delle assonanze inquietanti con il romanzo 1984 di Orwell, lo sappiamo praticamente da sempre, ma negli ultimi tempi si sta mettendo pesantemente il piede sull’acceleratore.

Il mondo di WhatsApp continua a sfornare idee e novità interessanti, ma sempre più spesso il diritto alla privacy viene cancellato. Quella di poter monitorare il nostro sonno e farlo sapere agli altri è forse l’ultima sfida al nostro diritto di privacy. In fondo, però, l’idea di base è davvero semplice ed intuitiva. A molti di noi qualche volta sarà capitato di ricevere una telefonata di prima mattina con il nostro interlocutore telefonico che esordiva dicendo: “ti ho chiamato presto perché ti ho visto online”.

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Ebbene, il principio alla base di questa nuova app è il medesimo. Secondo Rob Heaton, un noto ingegnere software, sarebbe possibile, tramite una semplice estensione di Google Chrome, scoprire le attività online di un determinato contatto. Il motivo risiede nell’impossibilità di nascondere lo stato Online, in questo modo, sfruttando l’app web di WhatsApp, si riuscirebbe a monitorare quando e quanto l’utente sia rimasto online.

Il mondo di WhatsApp continua a fare a botte con la privacy

Ora, finché il principio del concetto si basa sull’intuizione come nell’esempio che abbiamo fatto della telefonata al mattino, niente di male. Ma il problema sorge con la succitata estensione di Chrome da applicare a WhatsApp.

Con questa, inoltre, non sono si possono scoprire tutti i nostri passaggi online, ma si può arrivare anche a dedurre con chi stiamo chattando, anche se a dire il vero stavolta il ragionamento di Heaton ci sembra un po’ tirato per i capelli. L’estensione rivela tutti i contatti con cui ha scambiato messaggi.

Il metodo si rivale sulla possibilità che due contatti online nello stesso momento, stiamo comunicando tra di loro. L’idea è che nel momento in cui un utente ha inviato un messaggio sia online; nel momento in cui il destinatario lo riceve, si pone online immediatamente. Il momento in cui entrambi sono online, secondo Heaton, certifica che stanno comunicando tra loro. A dire il vero, questa è una congettura, poiché due contatti online non devono necessariamente parlare tra di loro. Magari stanno aggiornando il loro stato, oppure altro. Ad ogni modo, il concetto di base non cambia e scommettiamo che in un futuro abbastanza vicino WhatsApp diventerà la protagonista di un nuovo episodio di Black Mirror.

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