La chat gruppi può essere a dir poco stressante. WhatsApp è ormai entrato nelle nostre vite senza compromessi, né mezzi termini. Per alcuni è un’entrata a gamba tesa, per molto altri è invece uno strumento ormai fondamentale per riuscire a comunicare in maniera ottimale con i propri contatti. Un po’ tutti però almeno una volta durante la settimana (ma molto anche in un solo giorno) sbuffano quando si tratta di chat di gruppo.

WhatsApp, l’incubo sta per finire

La chat di gruppo è qualcosa di diverso rispetto alle altre funzioni disponibili su WhatsApp, è infatti in questa chat che si creano dinamiche che finiscono per sfuggire al controllo degli utenti, con messaggi praticamente infiniti, poiché ognuno aggiunge qualcosa, a discapito dell’unico partecipante silenzioso, che ormai ne ha piene le scatole e spera che la conversazione si esaurisca presto per non avere più le infinite notifiche in chat.

Ad aumentare ulteriormente lo stress sono poi le chat di lavoro, dove i dipendenti di una tale attività lavorativa si incontrano in gruppo per commentare il proprio operato.

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Qui lo stress raggiunte vette inaudite, ed oltre al facile sbuffo vola via anche qualche parolone di troppo. Insomma, molti di noi abbiamo mandato letteralmente a quel paese WhatsApp e rimpianto di averlo installato. Ora però l’azienda, che assolutamente non vuole apprezzamenti del genere, potrebbe proporre un miglioramento della chat gruppi. Secondo il sito WABetaInfo infatti, con il prossimo aggiornamento dovrebbe essere attiva una funzione che consentirà agli utenti di trovare e leggere rapidamente solo i messaggi in cui si è stati menzionati all’interno di un gruppo.

WhatsApp si aggiorna e ci toglie lo stress

Insomma, la funzione potrebbe permettere a tutti coloro che assolutamente non vogliono passare ore a leggere i 300 messaggi che sono arrivati negli ultimi 10 minuti nella chat di gruppo e che continuano ad arrivare, di leggere soltanto quelli prettamente correlati alla propria persona, una sorta di tag che ci consente di capire quando siamo stati chiamati in causa.

La funzione è già presente da tempo su Telegram, era ora che anche WhatsApp ne prendesse atto.

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