Classe, tecnologia, eleganza… e tanti, tanti soldini da spendere. Sono queste le caratteristiche che compongono lo smartwatch da record presentato da Tag Hauer al Salone dell’alta orologeria di Ginevra attualmente in corso. Cifre folli per portarselo a casa, ma del resto il dispositivo è tempestato di diamanti. Una tempesta di soldi anche per acquistarlo, ben 197 mila, andiamo a scoprirne di più.

Smartwatch da record, ma non è un po’ esagerato?

L’orologio fa parte della linea Connected Modular 45, da cui si differenzia solo per la preziosità: la cassa da 45 millimetri è in oro bianco 18 carati e la lunetta, le anse e il cinturino hanno 589 diamanti taglio baguette incastonati, per un totale di 23,35 carati.

Il prezzo è di 197 mila dollari, che lo rendono lo smartwatch Android più costoso sul mercato. Insomma, numeri da record che però sono destinati ad essere battuti, del resto è a questi che servono i record, ad essere infranti, poiché regolano l’asticella da seguire e superare. Vedremo però in quanto tempo e chi sarà colui che riuscirà a superare un prezzo del genere.

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Intanto, gli appassionati non si sono certo fatti sfuggire l’altro smartwatch presentato nel salone di Ginevra. Sicuramente meno costoso, anche se stiamo parlando di cifre altissime per molti, ma anche molto performante. Si tratta del Ressence. Al momento il modello è stato presentato come prototipo, il cui nome è Type 2 e-Crown Concept. Rimangono ancora un po’ di dubbi sul costo, non precisato dall’azienda, ma che dovrebbe oscillare tra i 15 e i 35 mila dollari. Si tratta di un orologio meccanico che presenta però funzioni da smart.

Ressence, lo smartwatch meccanico che si risincronizza

Può essere usato come un orologio tradizionale, ma via Bluetooth dialoga con una app sul telefonino per alcune funzioni aggiuntive come il controllo dell’ora e del fuso orario.

Lo smartwatch sfrutta  l’energia cinetica derivante dal movimento del polso di chi lo indossa per ricaricare il proprio meccanismo. Ad apporre il primo accento tecnologico ci pensano i pannelli solari integrati nel quadrante. La speciale tecnologia sviluppata dalla Ressence permette poi la risincronizzazione all’ora esatta dopo che il device si è fermato, cosa che purtroppo avviene quando il proprietario se lo sfila dal polso, come del resto accade per ogni orologio meccanico.

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