PES 2014 è finalmente uscito ed è già sotto l’occhio dei recensori più spietati. La sfida tra Konami ed EA Sports si rinnova anche quest’anno, perseguendo un rito che va avanti da anni e anni. Tant’è che il periodo di fine settembre, per gli appassionati del mondo videoludico sportivo (calcistico), è un po’ come Natale. FIFA o PES? E’ questo l’eterno dilemma che ammorba le teste dei videogiocatori più incalliti, spesso indecisi su quale titolo puntare le proprie fortune sperando di non restare delusi.

Aspettando FIFA 14 (che uscirà venerdì 27 settembre), occupiamoci di PES 2014, analizzandolo con questa recensione finalizzata a scoprire pregi e difetti di uno dei giochi più amati dagli italiani. 

 

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PES 2014: nessun dorma

Nessun dorma: una strizzatina d’occhio al pubblico italiano, ma più realisticamente un’apertura metaforica che sigilla lo stato d’animo dei videogiocatori. Con PES 2014 sono cambiate molte cose (non troppe, però) e gli utenti dovranno incollare gli occhi allo schermo per tutta la durata della partita. Non sono previsti cali di tensione o concentrazione, soprattutto se si gioca fuori casa: ottimizzate le vostre strategie, coordinate i vostri giocatori, aggredite la palla in ogni istante e puntate sul possesso del pallone. La vostra bravura farà il resto. 

 

Portieri PES 2014: più reattivi?

Nessun dorma, per l’appunto: già, nemmeno i portieri. Migliorati rispetto al modello precedente, ma di poco. Reattivi, ben posizionati tra i pali, ma quando si tratta di respingere un calcio di punizione o un tiro dalla lunga distanza si rivedono sempre i soliti errori. Avete letto bene, dopotutto: respingere. Perché parare, ovvero trattenere la palla calciata da lontano si rivela sempre un’impresa piuttosto difficile. Sì, è vero, di solito un tiro potente viene respinto in angolo anche nella realtà, ma raramente viene rimesso nell’area piccola, dove, per puro caso, stazionano gli attaccanti avversari, mentre la nostra difesa se la dorme della grossa.

E se la dorme a volte anche durante le azioni di gioco, con i terzini così ansiosi di restare dietro le linee, che la trappola del fuorigioco non sempre funziona. Tuttavia, difetti a parte, la giocabilità, ovvero il gameplay, risulta abbastanza fluido e sicuramente migliorato rispetto alle precedenti edizioni. 

 

Gameplay PES 2014: Fox Engine superbo

La qualità del gameplay è stata infatti migliorata grazie al nuovo motore grafico di cui tanto si è discusso prima dell’uscita di PES 2014: il Fox Engine non assicura scintille, ma resta comunque una valida promessa per i videogiocatori più esigenti. Perché grazie al nuovo Fox Engine, PES 2014 offre un gameplay più realistico, strategico, complesso e sofisticato al posto del solito arcade, che nell’era delle neo-console di nuova generazione ha un po’ stancato. Ciò significa che i giocatori forti (Cristiano Ronaldo, Messi, Ibrahimovic, etc.) saranno davvero forti, rispecchiando le qualità che hanno nella realtà: altezza e peso del giocatore, oltre alle sue qualità tecniche, faranno la differenza proprio come nella realtà. I giocatori più bassi perderanno più facilmente palla nel contrasto con un giocatore più alto e potente, così come i difensori più alti e forti tecnicamente avranno più facilità a rubare la palla agli attaccanti avversari. Non è tutto oro quel che luccica, anche perché caratteristiche come velocità, possesso palla e forza fisica non sono ancora coordinate al massimo, ma resta comunque un ottimo spunto per assistere e giocare a una partita di calcio più realistica, soprattutto nei dettagli. Sotto questo aspetto, le maggiori difficoltà di controllo si notano soprattutto in difesa, dove dribbling e protezione della palla si fondono e si confondono con frequenza. 

La vera rivoluzione di PES 2014 è data anche dalla fisica dei giocatori e della palla: innanzitutto i tipi di Konami hanno lavorato sulla divisione tra l’oggetto sferico e il calciatore, puntando principalmente sul baricentro di quest’ultimo, fondamentale per la riuscita dei dribbling e dei movimenti con la palla, così come delle finte e dei gesti tecnici di pura eleganza e spettacolo.

Maggior realismo è stato assegnato anche ai cross e ai passaggi, così come per i tiri: più difficili da calibrare e al contempo più realistici, nonostante si notano alcune pecche sotto l’aspetto dell’intelligenza artificiale, visto che a volte i passaggi non andranno esattamente dove volete, ma al giocatore che l’IA pensa sia meglio, il che spesso non combacia affatto con le vostre strategie. Pecca non mastodontica, visto che ci siamo abituati, ma speravamo che almeno questo fosse tra gli aspetti più presi in considerazione visto che molti miglioramenti di PES 2014 sono provenuti proprio dai suggerimenti dei fan della serie a Konami. 

Novità molto interessante di PES 2014 è il TrueBall Tech, che consente agli utenti di controllare i giocatori e i loro movimenti a 360 gradi, sminuendo i fastidiosi binari a cui siamo stati abituati fino all’anno scorso. Sui calci di punizione e calci d’angolo, inoltre, è stato introdotto l’indicatore della traiettoria, che facilita il controllo della direzione della palla. Può piacere o non piacere, ma resta comunque un’interessante novità.

 

Stadi PES 2014: tifo alle stelle

Incredibile, ma vero: i nostri giocatori sentiranno il peso delle trasferte, proprio come nelle partite reali. Forse alle volte questo particolare è un po’ esagerato, andando ad atrofizzare le gambe dei nostri beniamini quando il tifo avversario tramuta lo stadio in una bolgia infernale, ma sotto l’aspetto del realismo l’effetto stadio è a dir poco affascinante e simula, in buona parte, la realtà. Proprio come nelle partite vere, il fatto di giocare in casa o fuori influenzerà i comportamenti e le psicologie dei giocatori: ve ne accorgerete quando la squadra di casa sarà sotto di 1 gol o sta per effettuare una straordinaria rimonta.

Da brividi. 

 

PES 2014: carriera portiere in Diventa un Mito

PES 2014 si allinea a FIFA anche per quanto riguarda l’introduzione della carriera portiere nella modalità Diventa un Mito: da quest’anno, infatti, si potrà impersonare il ruolo di un portiere e diventare nuovi Buffon. Niente male, perché con questa novità PES 2014 ha colmato un gap con FIFA che si faceva sentire.

 

Editor PES 2014: funzionale come sempre

L’editor è potente come sempre e ben congegnato: utile, soprattutto perché PES 2014 mostra il solito difetto degli anni passati, mostrando alcune squadre senza licenza, che dovremo riaggiustare personalmente, e una campagna trasferimenti ancora non completata (a differenza di FIFA che almeno si tiene più aggiornata): per cui, prima di affrontare un’esperienza calcistica realistica a tutto tondo, dovremmo perdere un po’ di tempo a fare i dovuti aggiustamenti. 

 

Licenze PES 2014: spicca il campionato cileno e l’AFC Champions League

Sempre sul fronte licenze, però, Konami si è fatta perdonare acquistandone di numerose, soprattutto per i tornei asiatici (introdotta la AFC Champions League, ovvero la Champions League asiatica) e per il campionato cileno, a cui si aggiungono i classici sudamericani (brasiliano e argenti) ed europei. Tra le altre competizioni presenti figurano la UEFA Champions League, l’Europa League e la Copa Libertadores. 

 

Prezzo PES 2014: sconti online già disponibili 

PES 2014 non sarà disponibile per le console next-gen, rimandando così l’appuntamento con Xbox One e Playstation 4. Chi invece possiede Playstation 3, Xbox 360, PC, PSP e Nintendo 3DS potrà godere del nuovo capitolo di Pro Evolution Soccer, in edizioni differenti, specialmente per quanto riguarda i possessori di PSP, Nintendo 3DS e anche Playstation 2. 

E i prezzi? Variano a seconda delle console: PES 2014 per Playstation 3 e Xbox 360 costa 69,90 euro, mentre PES 2014 per PC costa 49,90 euro. Prezzi da prendere con le pinze, visto che online PES 2014 si può già trovare a prezzi più bassi. 

 

PES 2014: conclusioni

In conclusione, PES 2014 è un titolo sicuramente migliorato rispetto all’anno scorso, seppur presenti ancora alcune sbavature che non ci fanno entusiasmare più di tanto né tantomeno promuovere a pieni voti il nuovo titolo Konami. Quel che è certo è che PES 2014 rappresenta una sorta di passaggio, tra i vecchi PES e i nuovi PES: Nel 2015, anche grazie alle potenzialità delle console next-gen, siamo sicuri che parleremo di PES 2015 in maniera decisamente più entusiasta. Ciò non toglie che PES 2014 merita molto. 

 

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