Continua a fare passi da gigante l’intelligenza artificiale, dopo aver trovato ampio spazio nei più disparati settori della conoscenza, l’IA si appresta a diventare anche amabile conversatore, cavaliere di compagnia per salotti buoni e fine dicitore. Battute a parte, l’Università di Osaka ha comunicato i risultati del test portato avanti dai ricercatori. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Una chiacchierata con l’Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è ora capace di imparare parole nuove dialogando con l’uomo, grazie al sistema messo a punto nell’università di Osaka.

Il risultato è pubblicato su Arxiv, il sito che ospita i lavori scientifici prima della pubblicazione su una rivista. Una sorta di machine learning ancora più potente e preciso. Si tratta infatti di un nuovo metodo per dialogare con l’uomo in modo naturale, con cui l’intelligenza artificiale acquisisce il lessico attraverso conferme implicite. Impara cioè in quale categoria classificare una parola sconosciuta attraverso più dialoghi in cui vengono confermate o meno le sue previsioni.

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Stavolta quindi si ha a che fare con qualcosa di diverso, rispetto al classico chatbot a cui ci hanno abituati le app di assistenza vocale uscite in questi ultimi anni. In questo caso, tali programmi rispondono a domande basate su argomenti programmati. In questo caso invece il machine learning sviluppato dai ricercatori di Osaka funziona in modo diverso e per certi versi con un meccanismo più naturale. Vediamo perché.

L’IA impara parlando con l’uomo

Il gruppo di Kazunori Komatani ha sviluppato un sistema di apprendimento della macchina diverso dal solito che potrebbe quindi rivoluzionare dall’interno l’approccio che la ricerca ha verso l’intelligenza artificiale. Il metodo funziona con conferme implicite senza il bisogno di ripetere più volte la stessa domanda: il sistema prevede la categoria di una parola sconosciuta, e la sua previsione viene o meno confermata sulla base delle risposte e le richieste che riceve dall’uomo durante il dialogo con la macchina.

In pratica, attraverso la conversazione la macchina assimila informazioni e le compara con altre conversazioni avute in precedenza, così da confrontare i vari risultati. Attraverso la conversazione quindi il computer impara nel vero senso della parola. Un giorno, forse lontano o forse no, saremo poi noi ad imparare da lui.

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